Bologna - AMGA - Trasformatore

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Bologna - AMGA - Trasformatore

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Inventario
FF 3744-014

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1969 ca.
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Acquedotti comunali - AMGA - Energia elettrica - Trasformatori industriali -
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Prodotto a Bologna. Una identità industriale con cinque secoli di storia, a cura di Antonio Campigotto, Roberto Curti, Maura Grandi, Alberto Guenzi, Bologna 2000, pp. 76-79; Il sole qui non tramonta. L'Officina del Gas di Bologna. 1846-1960, a cura di Antonio Campigotto e Roberto Curti, Bologna 1990
Note
Nata nel 1846 l'Officina del Gas di Bologna nel 1862 arriva a coprire tutta l'area tra Porta San Donato e Porta Mascarella. Inizialmente produce gas per l'illuminazione pubblica grazie alla distillazione a secco di carbon fossile che dal 1960 viene sostituto dal metano. Nel 1900 l'Amministrazione Comunale bolognese fu la prima in Italia a gestire direttamente la rete di produzione e di distribuzione cittadina. Nel 1953 dalla riunione delle aziende pubbliche che distribuiscono il gas e l'acqua a Bologna nasce la municipalizzata AMGA. Ad essa il Comune affida la gestione dell'Officina del Gas e degli impianti dell'acquedotto, rientrati nel 1949 in possesso pubblico. Il servizio, costituito da 20 riprese, documenta terreni, impianti di trivellazione, interni dell'azienda e sedi periferiche.