Le Marie e al sepolcro

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Le Marie e al sepolcro

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Notizie storico artistiche

Disegnatore
Raillard Jacques
Luogo e anno di edizione
(Napoli)
Tecnica e supporto
Acquaforte e bulino
Misure foglio (in mm)
411 x 492
Misure immagine (in mm)
387 x 493
Iscrizioni incise
In alto a penna 47
In basso a matita rossa timbro a secco della Cassa di Risparmio 8711.
Notizie storico critiche
L'incisione è tratta dal famoso dipinto eseguito da Annibale Carracci per il canonico di Santa Maria Maggiore di Roma, il bolognese Lelio Pasqualini, noto per la sua ricca collezione di antichità. Alla morte del canonico il dipinto di Annibale fu ereditato da Giovan Battista Agucchi. Successivamente passò al cardinale Ascanio Filomarino, arcivescovo di Napoli, e poi al suo erede il duca della Torre, emigrato definitivamente dall'Italia venne acquistato dall'Ermitage di San Pietroburgo nel 1836. L'opera decantata dal Malvasia come "pittura inarrivabile" (Malvasia, 1678, ed. cons. 1841, p. 358), dimostra la maturità raggiunta da Annibale nel corso del suo soggiorno romano ed è oggi concordemente datata al 1600 circa. Il dipinto fu oggetto di svariate copie ed incisioni realizzate nel corso dei secoli, questa, caratterizzata da un interpretazione in chiave fortemente classicista de prototi
Soggetto o iconografia
L'angelo annuncia alle tre Marie giunte al sepolcro che Cristo è resuscitato.
Bibliografia
E. Borea, G. Mariani, Annibale Carracci e i suoi incisori, cat. mostra, Roma 1986, p.216