Fondo Poppi - Fotografia dell'Emilia

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La figura di Pietro Poppi (1833-1914) è indissolubilmente legata a Bologna e all’evoluzione urbanistica della città, alla sua dimensione monumentale o abitativa, alla documentazione architettonico paesaggistica dell’intero territorio bolognese. Professionista nato in ambito pittorico e accademico, si avvicina ben presto alla tecnica fotografica (sarà attivo dal 1865 al 1907) e se ne fa interprete, destreggiandosi tra diversi generi, ma privilegiando l’attenta restituzione dei luoghi e della loro fisionomia. L’archivio professionale di Pietro Poppi, titolare dello stabilimento Fotografia dell'Emilia, giunge nel 1940 alle collezioni della Cassa di Risparmio di Bologna, tramite cessione da parte di Alfonso Zagnoli, ultimo successore della ditta. Il fondo è costituito da circa 3200 lastre negative (al collodio e alla gelatina ai sali d'argento) formato 21x27 e da altrettanti positivi all’albumina, in parte raccolti in album rilegati e in parte sciolti. Documenta non solo le opere d'arte e di architettura della città di Bologna e del circondario, ma dell'intera Emilia Romagna da Piacenza fino alla riviera, con un affondo numericamente rilevante dedicato alla Repubblica di S. Marino.