Donazione
Silvana e Barbara Camoni, sorelle dell'artista Riccardo Camoni, hanno deciso di donare nel 2023 a Genus Bononiae una serie di 27 opere del fratello che ne ripercorressero la ricerca creativa e l’evolversi della sua ispirazione. Nato a Buenos Aires nel 1950, cresciuto artisticamente a Milano e divenuto poi bolognese d’adozione, avendo a lungo insegnato presso l’Accademia di Belle Arti della città, Riccardo Camoni è già ben noto al pubblico di Genus Bononiae essendo stato uno degli artisti rappresentati nella grande rassegna curata da Renato Barilli, "Bologna dopo Morandi", nel 2016 a Palazzo Fava.
Donatore
Silvana e Barbara Camoni sono le eredi e curatrici delle opere dell'artista Riccardo Camoni, dopo la sua prematura scomparsa nel 2008.
Descrizione
La ricerca artistica di Riccardo Camoni si sviluppa nel corso del tempo mantenendo un proprio forte filo conduttore pure attraverso forme espressive differenziate. Parafrasando un’osservazione di Renato Barilli, si può descrivere l’ossessione artistica di Camoni come una spinta unitaria sempre tuttavia pronta a frantumarsi e a vibrare in nuclei sparsi, per poi tornare a ricomporsi.
Tra gli anni ’70 e ’80 la sua indagine sugli elementi della pittura si concentra sulla matericità del colore: stende grandi pennellate sopra supporti da cui è possibile staccarle, creando una sorta di petali e di brandelli e rimasugli di acrilico, che vengono poi assemblati secondo un ordine regolare.
Il linguaggio geometrico, che riporta a un certo minimalismo, è presente nello sviluppo successivo, in cui l’organicismo delle forme si coniuga ad accese soluzioni cromatiche dove predominano il rosso e il nero, colori d’elezione a cui l’artista si manterrà fedele nel tempo e che si ritrovano nelle sculture realizzate in poliestere, fibra di vetro o legno. Il colore sembra diventare materia fisica.
Il nero, questa volta quello cangiante della china, farà da sfondo negli anni ’90 a uno dei cicli pittorici più intensi e raffinati di Camoni, dove predomina insieme all’oro, a sottolineare un’ispirazione quasi mistica. Sentimento che si ritrova spesso assieme a una vena di sottile ironia nei collage, una delle modalità espressive a cui l’artista più volentieri ricorre per le possibilità ricombinatorie che offre. Negli ultimi tempi sarà infine l’acquerello a offrire all’artista una rinnovata libertà di segno e di visione, con effetti sempre di grande cromatismo.