Donazione
Nel 2012 Gigliola Frazzoni (Bologna, 22 febbraio 1923 – 3 dicembre 2016), soprano lirico che non volle mai allontanarsi dalla sua città natale nonostante la brillante carriera internazionale, ha lasciato in dono alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna il proprio archivio personale, una parte del quale è stato esposto nel 2014 nella mostra Antico e Moderno tenutasi in Casa Saraceni.
Donatore
Cresciuta in una famiglia di artigiani dove la musica era di casa, Gigliola Frazzoni venne notata da alcuni conoscenti che la incoraggiarono a prendere lezioni di canto. In un breve arco di tempo, grazie alla sua voce naturalmente impostata, vinse diversi concorsi canori che la spinsero nel 1947 ad intraprendere la carriera operistica e ad esibirsi al fianco dei grandi nomi della lirica italiana del tempo: Beniamino Gigli, Tito Gobbi, Luigi Infantino. Nel 1955 venne chiamata alla Scala di Milano per sostituire l’indisposta Maria Callas e interpretare l’Andrea Chénier, e in quell’occasione venne acclamata dai giornali come la «nuova Callas». Soprano lirico dalle eccezionali doti canore e dalla tecnica interpretativa unica, la Frazzoni ha dato vita a personaggi resi con una tensione artistica fuori dal comune. In vecchiaia, dopo aver definitivamente abbandonato la lirica, si è ritirata a Bologna dove ha diretto scuole di canto.
Descrizione
Tra i variegati materiali pervenuti ricordiamo: dodici abiti di scena coi loro accessori, tra i quali spiccano per eleganza gli abiti per il primo e il secondo atto della Tosca e dell’Andrea Chénier, e il Kimono azzurro della Madame Butterfly, ricamato a mano dalla stessa Frazzoni. Completano la donazione diversi ventagli, una decina tra manifesti e locandine, sedici libretti d’opera e trentatre pubblicazioni legate alla sua carriera artistica. Tutti i materiali sono ora conservati presso la Biblioteca di San Giorgio in Poggiale.