Donazione Paci-Bolelli

Donatori: Paci Piero, Bolelli Giovanna

Data di donazione: 2018

Donazione

Voluta dai coniugi Giovanna Bolelli e Piero Paci, la donazione si compone di undici maioliche di Colle Ameno che sono pervenute alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna nel 2019. Queste si sono unite ad altri due esemplari che già facevano parte delle Collezioni d’arte, cioè un rinfrescatoio per bottiglia e un grande piatto-vassoio, unico esemplare finora noto provvisto della marca di Colle Ameno, accompagnato anche dalla data 1768. Anteriormente, nel 2016, i medesimi coniugi Paci Bolelli avevano donato 56 volumi (oggi conservati presso la Biblioteca di San Giorgio in Poggiale) editi dalla tipografia di Colle Ameno all'insegna dell’Iride fra il 1753 e il 1762, volumi che costituiscono la quasi totalità delle edizioni prodotte da quella storica stamperia. La donazione è valorizzata dall'esposizione permanente nel Museo della storia di Bologna in Palazzo Pepoli Vecchio, nella stanza dedicata alla produzione della maiolica a Bologna. Una nuova vetrina con gli undici pezzi, cui si sono unite le due maioliche già della Fondazione, è stata infatti aggiunta nell'esposizione accanto a quelle che contengono la significativa selezione del servizio del duca di Montpensier realizzato dalla manifattura Minghetti verso il 1888. 

I donatori

Raffinati e colti collezionisti, Piero Paci e Giovanna Bolelli coltivano interessi molteplici, dallo studio delle tipografie bolognesi (quella famosa di Lelio Della Volpe, ma anche la piccola stamperia di Colle Ameno, attiva per breve tempo alla metà del Settecento nel borgo vicino all'attuale Sasso Marconi) a quello della produzione di maioliche, sempre a Colle Ameno. Rari esempi della produzione di maioliche settecentesche bolognesi, gli undici pezzi sono stati raccolti nell'arco di numerosi anni. Garantiscono la loro qualità la passione per lo studio e l’indagine archivistica condotta da Piero Paci, che hanno consentito di recuperare la storia singolare della breve produzione ceramica impiantata dalla nobile famiglia bolognese Ghisilieri poco dopo la metà del Settecento. 

Descrizione

Il borgo di Colle Ameno sorse nel corso degli anni trenta del Settecento entro il territorio di Sasso Marconi, allora denominato Praduro e Sasso, per iniziativa di Filippo Carlo Ghisilieri (1706-1765) e fu, oltre che luogo di villeggiatura di quella famiglia, centro di produzione ceramica e sede di una tipografia. Quelle attività furono di breve durata, forse a motivo della scomparsa nel 1765 di Filippo Carlo. In particolare, la produzione ceramica si sviluppò nell'arco di un decennio. Avviata nel 1758, si protrasse fino al 1768 con il figlio Francesco Pio Ghisilieri. Ebbe sede in località “Fornace”, poco lontano dal borgo, verso il Rio di Ponte di Casio. Le decorazioni su fondo bianco consistono in ornati “a giardino, a festone, a fiori” e in altre soluzioni di un codificato repertorio, realizzate nelle modulazioni dei colori azzurro, blu e cobalto. Varie le forme, che accordavano le esigenze funzionali alle istanze di natura estetica: vasi da farmacia, vassoi polilobati, alzate, piatti, zuppiere, versatoi, salsiere, crespine, albarelli, fiasche e altro.