Donazione
La donazione, giunta al Museo della Città di Bologna nel 2022, si deve alla generosità del nipote di Bruno Pulga, Giulio, il quale alla morte del padre ha deciso di lasciare nella città che vide i natali dell'artista, nell'ormai lontano 1922, una parte rilevante della sua produzione. Del resto profondo è il legame che lega Bruno Pulga (Bologna, 1922 - 1993) al capoluogo emiliano: qui l'artista esordì sullo scenario artistico nazionale e internazionale conoscendo le prime affermazioni e imponendosi assieme agli altri membri dell'Ultimo Naturalismo di Francesco Arcangeli quale uno tra i più originali interpreti della corrente informale in Italia. Consistente in oltre 40 opere, la donazione, in linea con la politica e la vocazione culturale delle Collezioni d'Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, si affianca alle altre opere già possedute, andando con esse a costituire un nucleo importante di lavori per testimoniare e comprendere la poetica di uno dei protagonisti dell'arte del Novecento. Nel 2022 l’intera donazione è stata oggetto della mostra “Bruno Pulga 22”, a cura di Mirko Nottoli, presso Santa Maria della Vita, in occasione del centenario della nascita. Nel 2023 è stata integrata con una seconda donazione, sempre per volontà del nipote Giulio, comprendente lettere, materiale documentario, fotografie, ritagli di giornali, volumi e riviste appartenuti all’artista, di essenziale interesse ai fini della ricostruzione e dell’approfondimento biografico.
Donatore
Giulio Pulga è nipote nonché erede di Bruno Pulga, artista nato a Bologna nel 1922.
Descrizione
La donazione voluta da Giulio Pulga, felicemente accolta dal Museo della Città di Bologna, consiste in 25 oli su tela, 2 acquerelli, 2 litografie, 3 disegni a matita su carta e 10 disegni a pennarello. Comprendente un arco temporale che va dai primi anni '50 alla fine degli anni '80, l'insieme delle opere illustra alla perfezione l'evoluzione stilistica dell'artista, dagli esordi fino all'età matura. Si va dalle Nature morte alle Figure degli anni '50, dai Paesaggi alle Falaise del decennio successivo, dalle Teste ai Tavoli operatori a cavallo tra i '60 e oi '70, fino ad arrivare alle grandi tele delle Luci Natura degli anni '80 con le quali Pulga sembra voler ritornare, in uno stato d'animo riappacificato, all'Ultimo Naturalismo degli inizi. Per un approfondimento di Bruno Pulga sull'Ultimo Naturalismo clicca qui.