Donazioni delle Parrocchie di San Pio X, della Beata Vergine del Soccorso e di Santa Maria in Strada

Donatori: Parrocchia della Beata Vergine del Soccorso <2004 - 2005>, Parrocchia di San Pio X <2004 - 2005>, Parrocchia di Santa Maria in Strada <2006>

Data di donazione: 2007

Donazione

Le donazioni effettuate dalle parrocchie bolognesi della Beata Vergine del Soccorso e di San Pio X e dalla parrocchia di Santa Maria in Strada di Anzola dell’Emilia hanno permesso di riunire un folto gruppo di opere del futurista Angelo Caviglioni (Bologna 1887-1977). Alle novantaquattro donate dalle due parrocchie bolognesi tra il 2004 e il 2005 se ne sono aggiunte altre nove nel 2006 provenienti dalla parrocchia di Santa Maria in Strada di Anzola. Si tratta di dipinti di grandi e piccole dimensioni, eseguiti su tela o su cartone, che documentano l’intero arco produttivo dell’artista, dagli anni Dieci del 900 fino al termine dei suoi giorni. 

Ai dipinti si aggiunge un importante fondo documentale composto da fotografie, disegni e lettere che testimoniano i rapporti dell’artista con i principali protagonisti del movimento futurista italiano: Marinetti, Tato, Dottori, Benedetta Crali, Prampolini. Un archivio privato che attraversa un secolo, indispensabile per capire chi fu Caviglioni e riportare alla luce la sua avventura artistica, oggi quasi dimenticata.

Alla valorizzazione delle opere donate hanno provveduto principalmente la mostra, allestita tra il 16 novembre 2007 e il 20 gennaio 2008 a Casa Saraceni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e il relativo catalogo Aeropittura futurista. Angelo Caviglioni e gli altri protagonisti, a cura di Beatrice Buscaroli, Bologna, Bononia University Press, 2007. 

Il fondo Caviglioni donato alla Fondazione Carisbo è stato oggetto di nuova considerazione nella scheda di Mirko Nottoli all’interno della pubblicazione Antico e Moderno. Acquisizioni e donazioni per la storia di Bologna (2001-2013), a cura di Angelo Mazza, (Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna - Genus Bononiae), Bologna, Bononia University Press, 2014.

I donatori

La donazione delle opere di Angelo Caviglioni è giunta alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dalle parrocchie bolognesi della Beata Vergine del Soccorso e di San Pio X ciò anche in riconoscimento dei contributi elargiti dalla Fondazione a sostegno di alcune opere di manutenzione.  Successivamente giunse anche la donazione dalla parrocchia di Santa Maria in Strada di Anzola dell’Emilia. Il fondo proviene a sua volta da una precedente donazione, quella voluta da Gabriella Caviglioni, figlia e unica erede dell’artista, che dispose a favore delle parrocchie suddette un lascito che comprendeva l’intero corpus diviso in parti uguali. 

Descrizione

Tra i protagonisti indiscussi del movimento futurista a Bologna, Angelo Caviglioni (1887-1977) conobbe Filippo Tommaso Marinetti a Londra nel 1913. L’ammirazione nei confronti del fondatore del movimento è pari alla tenacia con la quale l’artista aderì all’ideologia e alle scelte formali del futurismo, con una fedeltà che assunse nel tempo tratti di autentico anacronismo. I temi che contraddistinguono le sue opere sono quelli tipici del movimento, il dinamismo, i treni, gli aerei, illustrati però con uno stile personale che rifiuta il disegno in favore del colore e di una pittura gestuale dagli esiti spesso astratti. Esponente di punta dell’aeropittura, dopo la Seconda Guerra Mondiale, anche quando l’ideale futurista venne meno e quell’esperienza poté dirsi conclusa, Caviglioni continuò a dipingere e a esporre “da futurista” fino alla morte: la poetica e l’estetica che animarono la sua opera fino agli anni Settanta rimasero le stesse che lo avevano infiammato da giovane.