Al nome di Dio Mese di Ottobre 1742 Pianta, e misura di un Predio denominato Pianura, ò Casazza posto nel Comune di Ozano dell’Amola di Montagna di Semente sole Corb.e di Formento…

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Al nome di Dio Mese di Ottobre 1742 Pianta, e misura di un Predio denominato Pianura, ò Casazza posto nel Comune di Ozano dell’Amola di Montagna di Semente sole Corb.e di Formento…

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Inventario
F36704
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Acquerello, inchiostro su carta
Misure foglio (in mm)
440x590
Iscrizioni
Sul lato destro si leggono la dichiarazione del perito e le specifiche della mappa stessa con il valore attribuito per l’eventuale vendita del predio. Nell’angolo inferiore sinistro è indicata la scala di pertiche di Bologna usata per le misurazioni.
Notizie storico critiche
Le mappe agricole costituiscono una preziosa testimonianza di com’era il territorio bolognese tra il XVII e il XVIII secolo. Redatte con lo scopo di delimitare con certezza le singole proprietà private, queste mappe sono state un utile strumento per risolvere ogni possibile questione inerente ai diritti e ai regolamenti della proprietà terriera, soprattutto in un periodo di grandi cambiamenti come quello di cui esse sono testimoni. Nei primi anni del Settecento, infatti, vennero introdotte riforme di stampo protocapitalista che portarono a una vera e propria rivoluzione dell’economia, in particolar modo per quella basata sull’agricoltura. I possedimenti terrieri iniziarono ad essere considerati come sorgenti di profitti destinati ad aumentare sempre di più. Da questa consapevolezza ebbe origine la necessità di averne una conoscenza più approfondita da parte degli stessi proprietari che, dopo secoli di disinteresse, richiesero sempre più informazioni sui terreni e sulle loro caratteristiche, sulle tecniche di coltura e i loro sviluppi, e cominciarono a progettare riorganizzazioni e bonifiche dei campi. Proprio in funzione di tale evoluzione, la figura del perito agrimensore ebbe grande evoluzione e divenne di primaria importanza, richiedendo competenze maggiori e una solida base culturale rispetto ai secoli precedenti. La stesura delle mappe, difatti, si trasformò in un compito preciso in cui nulla - dalla struttura del segno alla scelta del colore - poteva essere lasciato all’intuizione personale del singolo. In esse dovevano essere precisate le aree riservate alle colture, specificandone le qualità, gli spazi destinati alle abitazioni, ai luoghi di ricovero per gli animali, alle piantagioni ad alto fusto, e così via. La località cui fa riferimento questa mappa è Amola, anticamente Làmola di Monte, è una frazione di Monte San Pietro ricca di storia e di arte, situata a 334 metri sul livello del mare. La sua chiesa -molto antica- di cui si fa menzione a partire dal '300, è dedicata a Santa Maria Assunta e accoglie uno dei gioielli più preziosi dell'arte bolognese: la Via Crucis di Mauro Gandolfi (autore bolognese vissuto tra il 1764 e il 1834). A Ozzano di Amola esisteva un antico castello, che fungeva da avamposto.