All'avv. professore Giuseppe Vignoli che dirigendo il Banco Cavazza

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All'avv. professore Giuseppe Vignoli che dirigendo il Banco Cavazza

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Notizie storico artistiche

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Matita su carta
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325x237
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All'avv. professore Giuseppe Vignoli/che dirigendo il Banco Cavazza in Bologna/
con l'autorità con la giustizia con l'esempio...
offrono riconoscenti i suoi impiegati con affetto imperituro/augurando/Bologna MCMXXVI
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Il Banco Felice Cavazza, società per azioni costituita il 15 ottobre 1921 con atto rogato dal notaio Giulio Taruffi, fu assorbito nel 1950 dalla Cassa di Risparmio in Bologna che, già nel 1922, ne aveva acquisito le azioni. Al momento dell'acquisto azionario, il direttore della Cassa bolognese Enrico Silvani ebbe a dire che: "L'operazione promossa da un intento disinteressato, se fu utile ad altri che voleva disfarsi dell'azienda, non disutile è a noi fin da ora, in quanto entrò in porto sicuro una cifra notevole di depositi". Al momento della fusione la composizione di entrambi i Consigli di Amministrazione dei due istituti era identica. Ultimo presidente del Banco fu l'avvocato Giorgio Stagni, già dal 1946 alla guida della Cassa di Risparmio in Bologna.
(Notizie tratte da https://asisp.intesasanpaolo.com/intesa-web/)

Alberto Pasquinelli fu uno dei più noti artisti appartenenti alla famosa gilda rubbianesca.
Nato a Bologna nel 1872, si forma al Collegio Artistico Venturoli dove entra nel 1885, appena dodicenne, e ha come insegnante Alfredo Tartarini. E' tra i collaboratori di Rubbiani ai restauri dell'antica basilica di San Francesco, dove nel 1899 disegna la vetrata della cappella Santi. Nel 1898 alcuni suoi disegni di arredi sacri per la chiesa bolognese, sono esposti alla prima Esposizione di Arte Sacra a Torino. Nello stesso anno collabora all'attività del gruppo dell'Aemilia Ars. Nel 1902 il gruppo viene premiato all'Esposizione Internazionale di Torino, per la cui occasione. Pasquinelli realizza dei disegni per merletti nei quali "…secondo la prudente consuetudine di questo gruppo di artisti emiliani, si cerca con sagace ingegnosità, di mettere d’accordo il nuovo con il vecchio applicando per così dire, ritmi antichi a motivi decorativi non ancora usati…Vittorio Pica". Annoverato tra i soci d'onore dell'Accademia di Belle arti di Bologna, pare che l'artista abbia trascorso gli ultimi anni di vita a Trapani.
(notizie tratte da https://www.storiaememoriadibologna.it/pasquinelli-alberto-497675-persona).