Allegoria della pittura e della poesia
Allegoria della pittura e della poesia
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
190x140
Notizie storico critiche
Il dipinto proviene dal salone di Palazzo Ghini a Cesena come si evince dall'archivio privato della famiglia.
Carica di sensualità e suggestione, l’opera del Bolognini è una complessa allegoria al cui centro due donne nell’atto di baciarsi vogliono personificare il legame tra Pittura e Poesia. Intorno numerosi oggetti simbologici contribuiscono a creare un’atmosfera enigmatica: il teschio ad indicare il disprezzo dell'artista verso la morte e il tentativo – forse vano – di sconfiggerla attraverso l’Arte, la maschera che appoggiata a terra allude all'idea di Pittura come imitazione del Vero, infine il genio alato, in alto, che sorregge un violino e un libro, simbolo dell’ispirazione che sta alla base del processo creativo e l’ unitarietà di tutte le arti.
Carica di sensualità e suggestione, l’opera del Bolognini è una complessa allegoria al cui centro due donne nell’atto di baciarsi vogliono personificare il legame tra Pittura e Poesia. Intorno numerosi oggetti simbologici contribuiscono a creare un’atmosfera enigmatica: il teschio ad indicare il disprezzo dell'artista verso la morte e il tentativo – forse vano – di sconfiggerla attraverso l’Arte, la maschera che appoggiata a terra allude all'idea di Pittura come imitazione del Vero, infine il genio alato, in alto, che sorregge un violino e un libro, simbolo dell’ispirazione che sta alla base del processo creativo e l’ unitarietà di tutte le arti.
Soggetto o iconografia
Due donne, la pittura (con in mano un pennello) la poesia (con in mano una penna), si baciano circondate da putti. Uno sorregge uno specchio dove la pittura si guarda e si dipinge. Nell'angolo in alto a sinistra, tra le nubi spunta una mezza luna.
Bibliografia
Ghini C.M., I dipinti di Palazzo Ghini in Cesena, Forlì 1977; A. Mazza in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 108-109;
Note
Esposto in permanenza al Museo di San Colombano.