Allegoria di Bologna protettrice delle arti
Allegoria di Bologna protettrice delle arti
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
penna e acquerellature su carta bianca
Misure foglio (in mm)
58 x 91
Notizie storico critiche
Il piccolo disegno è apparso presso la Casa d’Aste Pandolfini a Firenze il 26 novembre 2013 come “Figura allegorica femminile seduta su un leone”, con la specificazione che “sullo sfondo della città di Bologna, la figura femminile, che ne regge il vessillo, e i simboli dell’arte rendono plausibile l’interpretazione del soggetto come un’allegoria dell’Accademia Clementina”. Sul cartoncino cui il foglietto con il disegno è applicato compare inoltre la scritta moderna, a matita, “Gian Pietro Zanotti (Storia Accademia Clementina) / Miller” dalla quale si desume che il collegamento alla nota opera di Giampietro Zanotti pubblicata nel 1739 in due tomi sarebbe stato suggerito dallo storico dell’arte americano Dwight C. Miller. L’ipotesi che l’invenzione abbia avuto origine nell’ambito dell’Accademia fondata dal generale Luigi Ferdinando Marsili è quanto mai verosimile. Come suggerisce Angelo Mazza (vedi bibl.) l’attribuzione del disegno a Giampietro Zanotti indicata nel catalogo d’asta va però rivista, più che per l’estraneità allo stile grafico del noto storiografo, per la corrispondenza sicura con il gusto di Domenico Maria Fratta e per la coincidenza con la tecnica esecutiva da questi frequentemente impiegata.
Soggetto o iconografia
In primo piano figura femminile in veste di Minerva che, adagiata sul leone, regge uno stendardo sul quale scorre per due volte, in diagonale, la parola “libertas”, allegoria della città di Bologna che si vede distesa sullo sfondo. Accanto al leone sdraiato sono poggiati due volumi allusivi allo Studio universitario; dall’altra parte sono visibili una tavolozza con i pennelli, una testa scolpita e una squadra ad indicare le arti cui la città di Bologna assicura protezione.
Bibliografia
Stampe e disegni dal XVI al XX secolo 2013, p. 103 lotto185; A. Mazza in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 118-119,
Mostre
Antico e Moderno (Bologna, 2014)