All’egregio cavaliere avvocato Enrico Silvani lo ZACCHEO della nova Esattoria di TASSE in Bologna

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All’egregio cavaliere avvocato Enrico Silvani lo ZACCHEO della nova Esattoria di TASSE in Bologna

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Misure foglio (in mm)
145x90
Marche e altre note manoscritte
nella busta Baruffi scrisse: “Sestine di Gius. Ceri per l’iscrizione sulla porta di ingresso da Piazza del Nettuno / da Ant. Montosi"
Notizie storico critiche
Enrico Silvani (Bologna, 1850-1928), membro della nota famiglia di avvocati ed economisti bolognesi, si laureò in giurisprudenza, ma fu subito attratto dall’economia. Divenuto, come i fratelli Rodolfo e Antonio, socio della Cassa di Risparmio in Bologna in giovanissima età, a trentuno anni fu nominato dapprima consigliere supplente e poi effettivo della banca. Dal 1884 rimase tuttavia lontano dalla Cassa per ricoprire incarichi di amministratore in altri istituti di credito cittadino, fino a che vi rientrò definitivamente nel 1897. Si dimise nel 1927 e morì l'anno dopo. Giuseppe Ceri (1839-1925) fu una singolare figura di ingegnere e architetto di origine toscana. Fu acerrimo nemico di Alfonso Rubbiani, il conservatore della Bologna medievale. Entrò in Comune come applicato nell'Ufficio tecnico diretto da Coriolano Monti. Fu collaboratore di Giuseppe Mengoni. Nel 1859 vinse il premio di architettura del Concorso Curlandese e si laureò all'Alma Mater in matematica e in ingegneria e architettura. Per molti anni agitò dibattiti e polemiche velenose, attraverso il periodico "Melodie Tedescose", poi chiamato "La Striglia", da lui scritto interamente e anche venduto personalmente per beneficenza durante la Grande Guerra. Questo scritto satirico è rivolto a Silvani per l’iscrizione che fu collocata sulla porta di ingresso dell’Esattoria da piazza del Nettuno (attuale entrata della Biblioteca Sala Borsa). Lo chiama Zaccheo in quanto quest’ultimo, come noto, faceva l’esattore delle tasse.