Antico rito romano

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Antico rito romano

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Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Fontana Domenico Maria
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
300 x 249
Misure immagine (in mm)
279 x 245
Iscrizioni incise
Sul recto in basso a matita rossa CRb 4775, a destra a penna 281 Sul verso Marca della Cassa di Risparmio in Bologna con all'interno il n. 318 Ca cancellato a matita il n. 86 cancellato internamente alla cartellina è scritto per mano di Bodmer :Dagli affreschi esistenti nel Palazzo Magnani (ora Salem) tratti dalla storia di Romolo e Remo
Notizie storico critiche
L'incisione è tratta dall'affresco rappresentante la scena dei Ludi Lupercali eseguito da Annibale Carracci sul camino del salone d'onore di Palazzo Magnani. Il salone è decorato da un lungo fregio di 25 metri con le Storie di Romolo e Remo tratte dalle Vite parallele di Plutarco. Il ciclo, che si compone di quattordici riquadri inseriti come fossero finte tele in una ricca cornice e divisi da dodici gruppi di termini monocromi in finto marmo, fu eseguito dai tre Carracci tra il 1590 e il 1592 circa come dedotto recentemente dalla critica confrontando una serie di dati: fino al 1590 Agostino è a Venezia dove realizza una serie di incisioni da opere di Tintoretto, nel 1590 Lorenzo Magnani è eletto senatore, e nel 1592 segna su un registro di spese l'avvenuto pagamento del fregio: "carazzi freso sala - £ 1000". E' probabile che il progetto della parte decorativa spetti ad Annibale, mentre non vi è ancora accordo tra gli studiosi sull'identificazione delle varie mani nelle scene interne, ma è assai probabile, come ipotizzato nel caso di palazzo Magnani, che i tre si scambiassero le invenzioni o attingessero ad un comune repertorio di elaborazioni grafiche, come sembrano dimostrare i dodici disegni pervenutici che sono variamente attribuiti tra Annibale, Agostino e Ludovico. L'esemplare è piuttosto stanco e caratterizzato da una qualità disegnativa assai modesta. Nella cartellina non risulta alcuna valutazione di Cesare Fasella. Tra i sei incisori repertoriati da Borea (1984, p. 28 - 42), che ripresero variamente l'intero ciclo, non è citato alcun Fontana presumibilmente da identificarsi con Domenico Maria Fontana. Non sappiamo se Fontana si sia limitato a tradurre l'affresco del sovracamino (magari ispirandosi all'incisione di Louis de Cahillon con la quale presenta alcune analogie) o se abbia copiato l'intero ciclo di Palazzo Magnani. COPIE DAL FREGIO DEI CARRACCI IN PALAZZO MAGNANI C1. Jean Boulanger (Troyes 1606 - Parigi 1680) C2. Jean Le Pautre (Parigi C3. Louis de Catillon (Sainte Menehould 1639 - Parigi 1734) C4. Domenico Bonaveri (Bologna 1640?) (FCRB 4878. 4879, 4880, 4881, 4882) C5. Carlo Antonio Pisarri (Bologna XVIII secolo) (Bologna PN 4778, FCRB 7991) C6. Achille e Giambattista Frulli - Gaetano Cenestrelli (Bologna XIX secolo) *C7. Domenico Maria Fontana, qui repertoriato per la prima volta (FCRB 4775)
Bibliografia
inedita