Apparizione dell'angelo a Gioacchino
Apparizione dell'angelo a Gioacchino
Genera il pdfInventario
M5316
Categoria:
Donazione:
Notizie storico artistiche
Datazione
Inventore
Dürer Albrecht (Norimberga 1471- 1528)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
295x211
Misure immagine (in mm)
293x214
Iscrizioni incise
AD/2
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
La serie della vita della Vergine, copiata da quella di Albrecht Durer, fu realizzata da Marcantaonio Raimondi mentre ancora si trovava a Bologna, ma venne portata a termine ed editata a Venezia dai fratelli Nicolò e Domenico del Gesù il cui marchio compare nell'ultima stampa della serie: la Glorificazione della Vergine, insieme al monogramma dei gesuati sostennero gli editori fino al 1520 circa. Gli studiosi oggi concordano sul fatto che Raimondi copiando le stampe di Durer non aveva intenzione di realizzare un plagio, dato che all'epoca queste problematiche erano del tutto nuove e non esistevano leggi che tutelassero il diritto d'autore, la cui normativa era ancora tutta da definire. La serie presente nelle nostre collezioni è riferibile al secondo stato nel quale venne aggiunta la numerazione delle lastre.
Niccolò e Domenico Sandri, incisori, librai ed editori attivi a Venezia. Avevano bottega alle Mercerie presso Campo San Zulian, all'insegna del Gesù, da cui trassero il soprannome.
Il monogramma dei due stampatori (due triangoli contrapposti per i vertici con iniziali N.D. in alto ed F.S. in basso sormontati da croce greca.) apposto sull'ultimo esemplare della serie può, secondo chi scrive, servirci a datarne la tiratura attorno al 1518, poiché l'utilizzo di questa marca da parte dei due editori è attestato solo nel 1518.
Niccolò e Domenico Sandri, incisori, librai ed editori attivi a Venezia. Avevano bottega alle Mercerie presso Campo San Zulian, all'insegna del Gesù, da cui trassero il soprannome.
Il monogramma dei due stampatori (due triangoli contrapposti per i vertici con iniziali N.D. in alto ed F.S. in basso sormontati da croce greca.) apposto sull'ultimo esemplare della serie può, secondo chi scrive, servirci a datarne la tiratura attorno al 1518, poiché l'utilizzo di questa marca da parte dei due editori è attestato solo nel 1518.