Babet (a la Cantonnade) on y va not' mait, on y va
Babet (a la Cantonnade) on y va not' mait, on y va
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Gavarni Paul (1804-1866)
Tecnica e supporto
Riproduzione fotomeccanica
Misure foglio (in mm)
277x219
Misure immagine (in mm)
140x110
Iscrizioni incise
in matita, sul verso:
"Les Coulisses IX"
"Gavarni 457 état non écrit"
"Les Coulisses IX"
"Gavarni 457 état non écrit"
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Si tratta di una stampa ripresa da un originale di Paul Gavarni, inserita nel volume "Le Musée pour rire: dessins par tous les caricaturistes de Paris" pubblicato a partire dal 1839. Raccoglie cento litografie realizzate da Daumier, Gavarni, Grandville, Bouchot e Traviès che sono accompagnate dai testi di Alhoy, Huart and Philipon.
Al fine di comprendere al meglio il linguaggio e l'approccio del secondo volume del Musée pour Rire, nel quale compare la nostra illustrazione, si riporta qui l'incipit: "Abbiamo già avuto occasione di notare nel corso del Museo per Risate, in questa pittoresca enciclopedia, delle stranezze e delle bufferie dello spirito umano, quanto il pubblico in generale, e il pubblico parigino in particolare, provavano piacere nel provare emozioni sgradevoli ogni volta che andava allo spettacolo. Questo amore di lacrime, questa passione di singhiozzi che domina esclusivamente tutti gli amanti della Gaiezza e dell'Ambigu-Comique, è piuttosto singolare! Più i melodrammi sono neri e rossi, più gli spettatori sono in estasi; quando, per caso, un autore è abbastanza maldestro da far ridere questo pubblico, viene immediatamente fischiato da cima a fondo e in perpetuo[...]. Se gli amanti dei melodrammi assistessero ad una rappresentazione dal punto di vista del dietro le quinte, non verserebbero lacrime così numerose. È molto raro che lo spettatore che si trova dietro le quinte provi emozioni che richiedono l'aiuto del fazzoletto. L'unico personaggio che si commuove in questo santuario delle belle arti e delle ragnatele, è l'autore, una sera di prima rappresentazione. Quanto agli attori e ai ragazzi di teatro, sono insensibili come i vigili del fuoco di servizio; e si sa che un pompiere non si commuove e si muove quando si grida: al fuoco! Le lacrime sono un liquido che disprezza e di cui non fa uso; ne occorrerebbe troppo per il servizio delle pompe . Nel teatro, i momenti più patetici nella sala, sono quelli più comici dietro le quinte."
La litografia di Gavarni mette in scena il dietro le quinte: "Guardate il gruppo di operai che si affrettano a completare la toeletta di Babet; la cameriera, la parrucchiera, la sorellina che gareggia in zelo e la madre previdente che unisce i doveri materni a quelli di cameriera; guardate con quanta ansia conta i minuti: la bambina non avrà il tempo di bere il suo bicchiere di vino dolce prima di entrare in scena. Babet si precipita sul palcoscenico al momento giusto; a volte deve ancora togliersi il parrucchino, il braccio del parrucchiere segue l'attrice sul palcoscenico; e una volta abbiamo visto, all'Opéra - Comique, una madre entrare in scena contemporaneamente alla figlia e costringerla a bere un bicchiere di ba- varoise davanti al pubblico. Signori", disse la madre, facendosi avanti e rivolgendosi al pubblico, "chiedo la vostra indulgenza; ma mia figlia è in fuga, i registi la stanno uccidendo; io sono una madre, e mio figlio viene prima di tutto". Il pubblico ha applaudito questa scena improvvisata".
Al fine di comprendere al meglio il linguaggio e l'approccio del secondo volume del Musée pour Rire, nel quale compare la nostra illustrazione, si riporta qui l'incipit: "Abbiamo già avuto occasione di notare nel corso del Museo per Risate, in questa pittoresca enciclopedia, delle stranezze e delle bufferie dello spirito umano, quanto il pubblico in generale, e il pubblico parigino in particolare, provavano piacere nel provare emozioni sgradevoli ogni volta che andava allo spettacolo. Questo amore di lacrime, questa passione di singhiozzi che domina esclusivamente tutti gli amanti della Gaiezza e dell'Ambigu-Comique, è piuttosto singolare! Più i melodrammi sono neri e rossi, più gli spettatori sono in estasi; quando, per caso, un autore è abbastanza maldestro da far ridere questo pubblico, viene immediatamente fischiato da cima a fondo e in perpetuo[...]. Se gli amanti dei melodrammi assistessero ad una rappresentazione dal punto di vista del dietro le quinte, non verserebbero lacrime così numerose. È molto raro che lo spettatore che si trova dietro le quinte provi emozioni che richiedono l'aiuto del fazzoletto. L'unico personaggio che si commuove in questo santuario delle belle arti e delle ragnatele, è l'autore, una sera di prima rappresentazione. Quanto agli attori e ai ragazzi di teatro, sono insensibili come i vigili del fuoco di servizio; e si sa che un pompiere non si commuove e si muove quando si grida: al fuoco! Le lacrime sono un liquido che disprezza e di cui non fa uso; ne occorrerebbe troppo per il servizio delle pompe . Nel teatro, i momenti più patetici nella sala, sono quelli più comici dietro le quinte."
La litografia di Gavarni mette in scena il dietro le quinte: "Guardate il gruppo di operai che si affrettano a completare la toeletta di Babet; la cameriera, la parrucchiera, la sorellina che gareggia in zelo e la madre previdente che unisce i doveri materni a quelli di cameriera; guardate con quanta ansia conta i minuti: la bambina non avrà il tempo di bere il suo bicchiere di vino dolce prima di entrare in scena. Babet si precipita sul palcoscenico al momento giusto; a volte deve ancora togliersi il parrucchino, il braccio del parrucchiere segue l'attrice sul palcoscenico; e una volta abbiamo visto, all'Opéra - Comique, una madre entrare in scena contemporaneamente alla figlia e costringerla a bere un bicchiere di ba- varoise davanti al pubblico. Signori", disse la madre, facendosi avanti e rivolgendosi al pubblico, "chiedo la vostra indulgenza; ma mia figlia è in fuga, i registi la stanno uccidendo; io sono una madre, e mio figlio viene prima di tutto". Il pubblico ha applaudito questa scena improvvisata".
Bibliografia
https://play.google.com/books/reader?id=YZFEAAAAcAAJ&pg=GBS.PP1&hl=it