Bambino

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Bambino

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Inventario
F34590
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
datato
Tecnica e supporto
penna su carta
Misure foglio (in mm)
200 x 135
Iscrizioni
30 ottobre1921
altre scritte a matita
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Cipriano Efisio Oppo fu organizzatore culturale, critico d'arte, pittore, scenografo. SI formò all'Accademia di Belle Arti e lavorò per qualche tempo come pittore e decoratore in una galleria antiquaria. Iniziò poi a lavorare come caricaturista e poi come critico d'arte presso "L'Idea Nazionale". Dopo il 1910 esordì come pittore e parecipò alle mostre della Secessione romana. Dopo la prima guerra mondiale si rivela un infaticabile organizzatore , divenendo negli anni del fascismo il massimo rappresentante presso il potere politico della cultura artistica nazionale, sostenendo un liberale principio di autonomia dell'arte.
E' inoltre un valido scenografo, richiesto ovunque in Italia; a metà degli anni Trenta sono già più di cinquanta le scene eseguite, fra cui ricordiamo quelle per il "Don Carlos" di Verdi e "Il pirata" di Bellini all'Opera di Roma (1935). Molto intensa anche l'attività di critico d'arte per il quotidiano romano "La Tribuna". A causa di queste svariate e impegnative attività la sua vocazione di artista non può che manifestarsi saltuariamente. Come pittore non abusa mai della sua privilegiata posizione politica e di potere. Partecipa spesso a mostre internazionali, come la Biennale di Venezia, e a numerose rassegne di arte italiana all' estero. Agli esordi la sua opera è caratterizzata da un vivace, pastoso cromatismo, con inflessioni francesi. Dopo la Grande Guerra imprime al proprio lavoro un deciso mutamento in direzione di una personale "ritorno all'ordine" costruendo l'opera attraverso un disegno nitido
Nata nel 1931 la rivista L'Orto, mensile di arte e letteratura, fondata dai giovani Giorgio e Otello Vecchietti, Corrado Corazza, Nino Bertocchi e Giovanni Poggeschi, a cui si aggiungerà poco dopo il veneto Giuseppe Marchiori, mantiene un atteggiamento prudente nei confronti del regime ed eclettico nel gusto, rinunciando a etichette e programmi. Pubblicata fino al 1939, la rivista presenta opere dei migliori artisti locali, da Nino Bertocchi a Lea Colliva, da Bruno Saetti a Mario Pozzati, e accoglie contributi esterni prestigiosi: Piero Bargellini, Umberto Saba, Mario Luzi, tra gli altri.
Bibliografia
L'orto 1931, n. VIII., p.6; L'Orto, anno 1931, n.3 pag.5; "L'Orto" rivista di lettere e arte. Un'avventura culturale nella Bologna degli anni Trenta, Bologna 2019, p.73
Mostre
L'Orto, anno 1931, n.3 pag.5; "L'Orto" rivista di lettere e arte. Un'avventura culturale nella Bologna degli anni Trenta, Bologna 2019, p.73