Baruffa del Bruttobuono

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Notizie storico artistiche

Datazione
Inventore
Villamena Francesco (Assisi 1566 ca. – Roma 1624)
Disegnatore
Villamena Francesco (Assisi 1566 ca. – Roma 1624)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
370x503
Misure battuta (in mm)
non visibile
Misure immagine (in mm)
348x503
Iscrizioni incise
Sotto la quadratura una lunga dedica a Ciriaco Mattei.
"All' Illmo. Sig.r Pron mio col.mo Il Sig.r Ciriaco Mattei. / Da che conobbi V.S. Ill.ma, hebbi sempre desiderio di mostrarle l'animo, c'ho havuto di servirla, ne mai mi se presentata occasione alcuna. Hora, havendo conosciuto con quanta amorevolezza habbia havuto protettione di Bruttobuono; poi che non solo mentre visse, si ricovrò in casa sua, come a fortezza; ma da lei, / benegnamente fu sostentato, et fia fattali formare una statua nel suo giardino: ho voluto per scoprirle questo mio affetto, formare la presente Baruffa di lui; nella quale per la difesa di Spagna, egli mori d'una percossa; che ancor che sia bassissimo soggetto da comparire alla preseza di lei, m'assicuro non dimeno, che non / sdegnera gradirlo, come cosa d'un suo ser.re, offerendomi a maggior cosa, quando da Dio mi si conceda, Bacio a V.S. Ill.ma, humilmente le mani, et le prego ogni vero contento. D.V.S. Ill.ma, Ser.re aff.mo et Devot.o Francesco Villamena. 1601 Superiorum / licentia Cum / Privilegio"
Marche e altre note manoscritte
Sul verso Edgardo Grazia riporta a matita: "Villamena Francesco, incisore di roma (att. 1586-d. 1622) / Le Blanc n.62 "La morte del pitocco Bruttobuono (Les gormeurs) - anno 1601"
Notizie storico critiche
L'incisione rappresenta un episodio realmente accaduto attorno al 1600 circa a Roma. La violenta rissa qui raffigurata vide contrapporsi una famiglia filo-francese e la famiglia filo-spagnola guidata da Bruttobuono, il capo dei bravi di Ciriaco Mattei che nella baruffa perse la vita. La scena prende luogo sul pendio da cui è possibile riconoscere la proprietà Mattei. Si tratta di un'incisione che godette di una particolare fortuna e vide il licenziamento di numerose traduzioni pittoriche; certamente il soggetto della scena, il riferimento ai fatti realmente avvenuti e il tono grottesco e caricaturale contribuirono ad una vasta circolazione della stampa, diffusa poi in due stati differenti.
Soggetto o iconografia
Rissa tra filo-francesi e filo-spagnoli.
Bibliografia
Petrucci Francesco, La “Baruffa di Bruttobuono” di Francesco Villamena, modello per scene di genere dei “Bamboccianti”, "AboutArtOnline", Ariccia, 2022 (online al link: https://www.aboutartonline.com/la-baruffa-di-bruttobuono-di-francesco-villamena-modello-per-scene-di-genere-dei-bamboccianti/)
Si riporta qui la bibliografia di riferimento dell'articolo:
Sull’incisione, con ulteriore bibliografia, cfr. D. Kuehn-Hattenhauer, Das grafische Oeuvre des Francesco Villamena, Berlin 1979, pp. 237-240; Claude Mellan gli anni romani un incisore tra Vouet e Bernini, catalogo della mostra, a cura di L. Ficacci, Roma, Palazzo Barberini, Roma 1989, pp. 89, 94; F. Trincheri Camiz, The Roman ‘Studio’ of Francesco Villamena, in “The Burlington Magazine”, vol. 136, n. 1097, August 1994, pp. 508-510; M. Berri, L. Bimm, Villamena pittore? Un contributo al dibattito alla luce di nuove scoperte, in “Bollettino d’Arte”, 2002, pp. 79-92, figg. 2, 3; F. Cappelletti, “Stupenda e misera città”. Luoghi celebri, personaggi di poco decoro e una nuova idea della pittura nella Roma di primo Seicento, in I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria, catalogo della mostra, a cura di F. Cappelletti, A. Lemoine, Roma, Accademia di Francia – Parigi, Petit Palais, Milano 2014, p. 47, fig. 4; G. Papi, La baruffa di Bruttobuono, in Enrico Frascione Antiquario, BIAF 2017, Firenze 2017, pp. 10-15.
Note
Carta con filigrana con iniziali "P M" inscritte in un cerchio. La stampa è stata tagliata e incollata su un altro foglio.
Primo stato.
Monogramma dell'incisore sul bastone dell'uomo di destra a terra.