Benedetto Giuseppe Labre

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Benedetto Giuseppe Labre

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Inventario
F34428
Autore
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Anonimo
Disegnatore
Anonimo
Luogo e anno di edizione
dopo il 1786
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
275 x 170
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Sebbene l'iscrizione riporti l'origine bolognese del Santo, egli non era nativo di questa città. San Benedetto Giuseppe Labre, detto il vagabondo di Dio nacque infatti ad Amettes, 26 marzo 1748. La sua vita viene portata ad esempio di come nessuna condizione, nemmeno quella della povertà più gravosa, possa essere di ostacolo alla santità.Nato in una famiglia numerosa, nella quale i genitori riuscivano a tirare avanti a fatica coltivando un pezzetto di terra e gestendo una piccola merceria, grazie alla sua intelligenza, uno zio parroco si incaricò di dargli i primi insegnamenti scolastici.Fece domanda per entrare in un monastero trappista ma non fu accolto, provò con altri monasteri ma fu sempre respinto, fece un mese di prova in un monastero certosino e poi fu giudicato non idoneo.
Riuscì ad entrare come novizio nella Trappa di Sept-Fonts, ma dopo 8 mesi fu obbligato a lasciare il monastero. Nel 1770, mentre si trovava a Chieri, capì che la sua reale vocazione era di essere vagabondo di Dio, ossia di predicare il Vangelo con l'esempio di una umiltà e povertà estreme.Cominciò così a viaggiare per visitare i più famosi santuari europei, fece pellegrinaggi in Germania, Francia, Spagna e Italia, si calcola che in poco meno di 14 anni percorse circa 30.000 chilometri.
In Italia, il santuario a cui era più legato era quello di Loreto, ma visitò spesso anche Assisi e Bari per vedere le spoglie di San Nicola. Dormiva per strada, viveva di offerte anche se non chiedeva l'elemosina, donava ad altri poveri tutto quello che considerava superfluo. Si vestiva in maniera semplice, sulle spalle portava un sacco in cui aveva qualcosa da mangiare e le uniche cose che possedeva: un Vangelo, un breviario, il libro Imitazione di Cristo, alcuni altri libri di devozione spirituale e il crocifisso che portava al collo.
Il 3 dicembre 1770 arrivò per la prima volta a Roma dove si fermò stabilmente dal 177, si stabilì sotto un'arcata del Colosseo.In breve tempo la sua fama di uomo spirituale si diffuse nella città e i suoi consigli spirituali furono richiesti da nobili e cardinali.Un abate che gestiva un ospizio per vagabondi vicino alla chiesa di San Martino ai Monti lo convinse tempo dopo a stabilirsi lì.
Fu beatificato il 20 maggio 1860 e canonizzato l'8 dicembre 1881 da papa Leone XIII. La sua festa è il 16 aprile.