Clavicembalo Gioseffo Maria Goccini 1721

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Clavicembalo Gioseffo Maria Goccini 1721

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Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
ITALICA BONONIA FECIT IOSEPH MARIA DE GOCCINIS ANNO DOMINI / MILLESIMO SEPTINGENTESIMO VIGESIMO PRIMO
Misure
258,2 x 95 x 82,2 cm
Iscrizioni
Nome e data - iscrizione a inchiostro sul listello frontale

Giosef/fo Ma/+ (scritta a penna sulla leva del primo tasto), Goccini /1721/56 (scritta a penna sull'ultimo tasto)

1449 (o 4444?) sul blocchetto laterale destro della tastiera

J.S. 1977 <…> / Restored by John Sergeant / Gor<leston> on Sea Rebuilt / Gt. Yarmouth / NORFOLK : England (sulla superficie inferiore della leva dell'ultimo tasto) e Sergeant./Restored 1977./32 Cliff Hill. Gorteston on Sea./Gt. Yarmouth./ NORFOLK (sulla superficie inferiore della tavola armonica)
Notizie storico critiche
Il clavicembalo fu costruito a Bologna e destinato, a quanto pare, a Lady Elisabeth, figlia di Thomas Parker, primo conte (Earl) di Macclesfield, sposata nel 1720 con Sir William Heathcote di Hursley (Hampshire). È possibile che la commissione sia da ricollegarsi alla presenza a Bologna di James Stuart, pretendente, come Giacomo III, al trono d’Inghilterra; nella città emiliana questi risiedeva in quegli anni con una vera e propria corte nel palazzo già Belloni (oggi Cantelli). In Inghilterra furono certo costruiti la cassa esterna e il supporto e furono sostituiti i tasti cromatici. Senza dubbio in Inghilterra furono inoltre aggiunte le leve per l’azionamento dei registri e segnati sul somiere i numeri degli spessori delle corde. Lo strumento rimase presso la famiglia Heathcote sino al 1975, allorché ne fu proposta la vendita all’asta (presso Sotheby, Londra, 17 luglio 1975). Rimase ancora in Inghilterra per qualche anno, fu restaurato nel 1977, indi passò a Colonia, prima di ritornare nella Italica Bononia ove era stato costruito.

Giuseppe Maria Goccini (anche Gozzini, Guzzini) nacque il 13 febbraio 1675 a Bologna. Il suo primo intervento di cui si ha notizia è stato il rifacimento nel 1704 della tastiera d’un cembalo costruito nel 1530 da Alessandro Trasuntino, in possesso privato in Italia (Wraight: W294). Nel 1718 la fabbriceria della basilica di San Petronio a Bologna gli devolveva sei lire «per l’accordatura della spinetta della scuola di canto per l’anno corrente». Il primo strumento a lui sicuramente attribuibile è quello qui descritto, l’ultimo è il cembalo all’ottava recante le date 1730 e 1733 (B6 della presente collezione). L’anno della morte è sconosciuto.

Catalogo della Collezione Tagliavini (2008) Vol. I, p. 194.
Descrizione
Titolo: Clavicembalo di Gioseffo Maria Goccini, Bologna, 1721
Numero di inventario: Collezione Tagliavini B4
Nome dell'oggetto (IT/ENG): Clavicembalo / Harpsichord
Classificazione: Strumenti a tastiera a corde pizzicate
Costuttore: Gioseffo Maria Goccini
Luogo di costruzione: Bologna
Data: 1721
Dimensioni (L x W x H) : 258,2 x 95 x 82,2 cm
Ambito: 56 tasti. Sol0, La0 - Re5, Mi5
Registri: 8' x 8'
Autori: Gioseffo Maria Goccini - strumento
Data di acquisizione: 1981
Restauri: John Sergeant di Gorleston, Norfolk, UK - strumento (1977); laboratorio "Mastro del legno" (Arnaldo Boldrini, Renato Carnevali ) - strumento (1992)
Bibliografia
"Collezione Tagliavini. Catalogo degli strumenti musicali", a cura di John Henry van der Meer e Luigi Ferdinando Tagliavini, Bononia University Press, Bologna 2008. Volume I, pp. 194-201: B4 Clavicembalo
Note
Esposto al Museo di San Colombano - Collezione Tagliavini