Conferendosi la laurea dottorale in Sacra Teologia in questa celebre Università di Bologna Al Molt’Illustre e Molto Reverendo Signor Don Paolo Moretti sacerdote medicinese…

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Conferendosi la laurea dottorale in Sacra Teologia in questa celebre Università di Bologna Al Molt’Illustre e Molto Reverendo Signor Don Paolo Moretti sacerdote medicinese…

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1784
Tecnica e supporto
stampa su seta
Misure foglio (in mm)
590x455
Notizie storico critiche
La stampa su seta celebra il conferimento della laurea dottorale in Sacra Teologia a Don Paolo Moretti, sacerdote di Medicina, presso l’Università di Bologna. Il sonetto fu commissionato da Don Giuseppe Pizzi e composto dall’Accademico Inestricato Felice Alessandro Mariotti. Paolo Moretti (Medicina 3.1.1760 – Stoccolma 14.12.1804) fu presbitero e missionario cattolico in Svezia. Nato da una modesta famiglia medicinese, decise di trasferirsi nella vicina Bologna per intraprendere gli studi ecclesiastici e universitari. Nel 1784, come testimonia la stampa, conseguì la laurea in Teologia e divenne sacerdote. Partito per Roma per approfondire i suoi studi, vi rimase alcuni anni e divenne conferenziere. Tornato a Bologna, avrebbe voluto trasferirsi negli Stati Uniti d’America, ma nel 1791, Papa Pio VI decise di inviarlo in Svezia nelle vesti di Missionario Apostolico. Giunto a Stoccolma, vi rimase e dal 1795 assunse la funzione di Vicario Apostolico di Svezia, anche se senza dignità episcopale. Fu molto attivo nelle opere di carità, ma anche nella vita culturale del Paese nordico. Morì a Stoccolma all’età di 44 anni. Fu sepolto, alla presenza delle massime autorità italiane e svedesi nel Cimitero della Chiesa Parrocchiale di San Giacomo, primo tempio cattolico nel paese, voluto da Re Giovanni III di Svezia nel 1580 e inaugurato nel 1642 dalla Regina Cristina di Svezia, dove sono sepolti anche il primo critico teatrale svedese Johan Henric Kellgren, famoso scrittore, drammaturgo e poeta luterano, il pittore cattolico italiano Giovanni Battista Maderni e il pittore e achitetto cattolico francese Jean-Louis Desprez. Notevoli la vignetta centrale e il capolettera incisi.
Note
NOTE DI BARUFFI: “Miscellanea celebrativa”; “da Eredi Romagnoli”