Copia da una miniatura dell'archivio di Stato
Copia da una miniatura dell'archivio di Stato
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Firma
Firmato
Tecnica e supporto
penna e inchiostri colorati su carta da lucido
Misure foglio (in mm)
296x195
Iscrizioni
Miniatura di Scuola Ferrarese (1462)
Pagina in pergamenino (Archivio di Stato di Bologna) che trovasi nel libro degli Statuti degli Ufficiali .... del Comune di Bologna
Pagina in pergamenino (Archivio di Stato di Bologna) che trovasi nel libro degli Statuti degli Ufficiali .... del Comune di Bologna
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Questo disegno è stato desunto da una miniatura conservata presso l'archivio di Stato di Bologna, che, secondo quanto scritto da Pasquinelli, spetterebbe ad un artista di scuola ferrarese attivo a meta del XVI secolo.
Il foglio rispecchia una tipo di ricerca e formazione grafica a partire da modelli antichi, che sappiamo era in uso sia presso il collegio Venturoli, dove Pasquinelli entrò in giovanissima età, sia successivamente presso la "gilda rubbianesca". Una certa rigidità del segno farebbe ipotizzare che si tratti di un opera giovanile, realizzata entro il XIX secolo.
Alberto Pasquinelli fu uno dei più noti artisti appartenenti alla famosa gilda rubbianesca. Nato a Bologna nel 1872, si forma al Collegio Artistico Venturoli dove entra nel 1885, appena dodicenne, e ha come insegnante Alfredo Tartarini. E' tra i collaboratori di Rubbiani ai restauri dell'antica basilica di San Francesco, dove nel 1899 disegna la vetrata della cappella Santi. Nel 1898 alcuni suoi disegni di arredi sacri per la chiesa bolognese, sono esposti alla prima Esposizione di Arte Sacra a Torino. Nello stesso anno collabora all'attività del gruppo dell'Aemilia Ars. Nel 1902 il gruppo viene premiato all'Esposizione Internazionale di Torino, per la cui occasione Pasquinelli realizza dei disegni per merletti nei quali "…secondo la prudente consuetudine di questo gruppo di artisti emiliani, si cerca con sagace ingegnosità, di mettere d’accordo il nuovo con il vecchio applicando per così dire, ritmi antichi a motivi decorativi non ancora usati…Vittorio Pica". Annoverato tra i soci d'onore dell'Accademia di Belle arti di Bologna, pare che l'artista abbia trascorso gli ultimi anni di vita a Trapani.
(notizie tratte da https://www.storiaememoriadibologna.it/pasquinelli-alberto-497675-persona)
Il foglio rispecchia una tipo di ricerca e formazione grafica a partire da modelli antichi, che sappiamo era in uso sia presso il collegio Venturoli, dove Pasquinelli entrò in giovanissima età, sia successivamente presso la "gilda rubbianesca". Una certa rigidità del segno farebbe ipotizzare che si tratti di un opera giovanile, realizzata entro il XIX secolo.
Alberto Pasquinelli fu uno dei più noti artisti appartenenti alla famosa gilda rubbianesca. Nato a Bologna nel 1872, si forma al Collegio Artistico Venturoli dove entra nel 1885, appena dodicenne, e ha come insegnante Alfredo Tartarini. E' tra i collaboratori di Rubbiani ai restauri dell'antica basilica di San Francesco, dove nel 1899 disegna la vetrata della cappella Santi. Nel 1898 alcuni suoi disegni di arredi sacri per la chiesa bolognese, sono esposti alla prima Esposizione di Arte Sacra a Torino. Nello stesso anno collabora all'attività del gruppo dell'Aemilia Ars. Nel 1902 il gruppo viene premiato all'Esposizione Internazionale di Torino, per la cui occasione Pasquinelli realizza dei disegni per merletti nei quali "…secondo la prudente consuetudine di questo gruppo di artisti emiliani, si cerca con sagace ingegnosità, di mettere d’accordo il nuovo con il vecchio applicando per così dire, ritmi antichi a motivi decorativi non ancora usati…Vittorio Pica". Annoverato tra i soci d'onore dell'Accademia di Belle arti di Bologna, pare che l'artista abbia trascorso gli ultimi anni di vita a Trapani.
(notizie tratte da https://www.storiaememoriadibologna.it/pasquinelli-alberto-497675-persona)
Soggetto o iconografia
Studio per diploma