Cortile di casa bolognese

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Cortile di casa bolognese

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Inventario
M145
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
65,5x46,5
Notizie storico critiche
Di Annibale Marini si sa ancora poco, nelle sue recenti ricerche sul pittore, Isabella Stancari scrive: "Così recitano le poche righe su di lui alla mostra bolognese del 1955: “Questo pittore vissuto a metà dell'Ottocento non è citato dai dizionari artistici e sì che non è certamente uno degli ultimi vedutisti bolognesi per la sua gustosissima tecnica luminosa e per la sincera interpretazione del vero”, riconoscendo sia la poca fama di quest'artista, che un suo certo valore. All'epoca di tale mostra furono presentati in sua rappresentanza due opere - La Salara di Bologna, firmata e datata 1860 e Cortile del palazzo del Podestà di Bologna - entrambe provenienti dalla Collezione della Cassa di Risparmio in Bologna, che conserva alcune opere sue. La prima volta che il suo nome appare a Bologna è in occasione dell'Esposizione accademica del 1852 alla quale partecipa con una "Veduta prospettica di vari fabbricati. Quadretto ad olio". Se ne possono seguire le tracce anche in alcune esposizioni della Protettrice: nel 1866 presenta un Sotterraneo per 200 lire e nel 1870 Cortile dell'antico Palazzo Pepoli, per 300 lire (poi acquisito per 285) e assegnato a Giuditta Canè Gibelli. Nel 1867 è presente alla Seconda Esposizione delle Accademie dell'Emilia con Un loggiato di un Palazzo principesco. Autore di vedute e prospettive, Marini, è impegnato negli stessi anni, in un'intensa attività di scenografo, probabilmente la sua principale attività. Così partecipa a vari allestimenti del Comunale di Bologna, tra i quali ricordiamo, senza alcuna pretesa di esaustività: Il barbiere di Siviglia, di Gioacchino Rossini (1792- 1868) nel 1854, I due Foscari, di Giuseppe Verdi (1813-1901) e Mosè, di Rossini nel 1856, insieme, tra gli altri, a Camillo Leoni; Francesca da Rimini, di Pietro Pinelli (1819-1891) nel 1857 con Solmi, Azzolini, Bazzani e Leoni; nel 1864 Guglielmo Tell di Rossini, sempre con Solmi, Leoni e Malagodi. È ancora attivo nel 1881, anno in cui lo troviamo impegnato al Comunale in Cordelia, di Stefano Gobatti (1852- 1913) con Malagodi, Ferri e Marini."
Isabella Stancari in: https://www.storiaememoriadibologna.it/marini-annibale-520359-persona
Soggetto o iconografia
Veduta di cortile interno di nobile architettura. Tettoia e botte per al raccolta d'acqua in primo piano. Edificio loggiato con sottotetto ringhierato. Scorcio con alberello; dal fondo avanza una donna; al centro un carretto.
Bibliografia
F. Varignana, Le collezioni d'arte della Cassa di Risparmio in Bologna - I DIPINTI, Bologna, 1972, p. 425; F. Varignana, Omaggio a Bologna, materiali per un'immagine della città e del territorio, Bologna, 1980, p. 80;
Il Primo album fotografico Belluzzi e i pittori bolognesi della Seconda metà del secolo XIX', Bollettino del Museo civico del Risorgimento, Bologna, anno LXIII - LXVI, 2018 – 2020, Bologna, 2022. Bibliografia: Atti 1852, p. 85
Mostre
Omaggio a Bologna, materiali per un'immagine della città e del territorio (Bologna, 25/10 - 21/12 1980);