Cortile rustico

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Cortile rustico

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Inventario
M3126
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Tecnica e supporto
tracce di matita, penna a inchiostro nero su carta bianca
Misure foglio (in mm)
233x325
Iscrizioni
In baso a destra: MDelitala1940
Notizie storico critiche
Sul verso del passepartout è incollato il cartellino della Mostra degli artisti profughi indetta dall'ENAP 1940
Mario Delitala (Orani 1887-Sassari 1990), ha una prima formazione da autodidatta; frequentate le scuole primarie ad Orani, dove suo padre era medico condotto. La sua lunghissima attività artistica inizia quando, nel 1907, si trasferisce a Milano, presso la ditta Duchesne specializzata nella cartellonistica pubblicitaria, lavorando dapprima come contabile e poi come grafico. Ritornato nel 1911 ad Orani, realizza due opere per il locale Municipio; si trasferisce quindi a Cagliari. Qui inizia a farsi conoscere come illustratore e nel 1912 ottiene la sua prima importante commissione, entrando nella ristretta rosa degli artisti impegnati nella decorazione del Palazzo Civico. L’anno successivo dipinge alcune opere da esporre alla Sala Sarda della Mostra della Secessione Romana. La sala non viene realizzata, ma da questo momento Mario Delitala inizia ad esporre nelle più importanti città italiane: Bologna, Venezia, Roma, Torino, Milano. Certamente spinto dalla necessità di perfezionare i suoi mezzi tecnici nel 1920 si trasferisce a Venezia, dove frequenta la Scuola Libera del Nudo e dell’Incisione.
Dalla seconda metà degli anni Venti Delitala è ormai un artista affermato, in Sardegna è presente alle Esposizioni più significative, e nel contesto nazionale gode del prestigio necessario per essere invitato alle più importanti manifestazioni artistiche come le Biennali di Venezia e le Quadriennali di Roma.
Altra data nodale nella biografia di Mario Delitala è il 1934, anno in cui è chiamato ad Urbino per dirigere l’Istituto d’Arte, celebre istituzione orientata alla decorazione e alla illustrazione del Libro. Nel 1942 si trasferisce, per dirigervi i locali istituti d’Arte, a Perugia e poi a Pesaro. Alla fine della II Guerra Mondiale è preside dell’Istituto d’Arte a Sassari, sino al 1949. Con eguale incarico si trasferisce a Palermo sino al 1961; durante questo periodo realizza importanti opere pubbliche a Trapani, Caltagirone e Agrigento. Conclusa la lunga parentesi siciliana torna definitivamente a Sassari, dove, ormai settantenne, abbandona l’attività incisoria e si dedica per altri trent’anni alla pittura.