Cristo mostrato al popolo

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Cristo mostrato al popolo

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Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Roncovassaglia Giovan Battista
Tecnica e supporto
Bulino e acquaforte
Misure foglio (in mm)
340 x 230
Misure battuta (in mm)
315 x 209
Misure immagine (in mm)
289 x 203
Iscrizioni incise
verso: marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno il n. 470 Ca cancellato
Notizie storico critiche
L'incisione desunta dal ciclo dell'Oratorio di San Colombano faceva parte in origine c della serie Varie stampe, e copie de quadri, esistenti in Bologna e sua diocesi (inc. di G.B. Roncovassaglia). S.l. : s.n., 17.., La raccolta di circa 40 stampe riproducenti quadri esistenti nelle chiese bolognesi non è citata nei repertori o negli schedari delle principali biblioteche italiane, nemmeno in quelle bolognesi. Ma si trova sommariamente indicata nel catalogo informatico IMAGO della Sovrintendenza ai Beni Librari e Documentari della Regione Emilia-Romagna col titolo che abbiamo indicato, il che non ci da la certezza che essa abbia mai avuto una veste editoriale propria, in album e con eventuale frontespizio. Il catalogo IMAGO pubblica infatti esemplari appartenenti alla raccolta Gozzadini conservata presso la biblioteca comunale dell'Archiginnasio di Bologna ed il titolo dato alla serie è forse quello indicato dal collezionista bolognese L'iscrizione che compare alla base dell'incisione dimostra che essa fu eseguita dopo che il rinomato affresco di Ludovico, che si trovava un tempo sotto il portico di palazzo Hercolani di via Galliera, venisse fatto asportare dai padri Filippini. I padri filippini che avevano acquistato l'edificio degli Hercolani lo fecero abbattere nel 1728, premurandosi però di trasportare l'affresco staccato nel vicino Oratorio. Ritenuto eseguito attorno al 1595 è oggi stato anticipato al 1592 da alcuni studiosi (Feigenbaum 1984, pp.300-302, Brogi 2003, pp. 160-161) in ragione delle strette analogie con la scena della Cena in casa di Simone dipinta da Ludovico nella foresteria di San Michele in bosco nel 1592. In effetti molti sono i rimandi alla pittura veneziana in particolare a Veronese che cartterizzano le opere di Ludovico in questo momento. Alcuni disegni sono stati messi in relazione a quest'opera: 1. Ludovico o anonimo?, Studio di figure, Oxford, Christ Church, Inv. 1158, reputato preparatorio di un gruppo di figure che andarono perdute probabilmente durante il trasporto settecentesco, è ritenuto da alcuni copia da Ludovico. 2. Francesco Brizio, Disegno di composizione, Oxford, Christ Church, Inv. 1624, copia da una versione precedente a quella definitiva 3. Copia da Ludovico, Disegno di composizione, Parigi, Louvre, taciuto da Bodmer, ritenuto originale da Bohn (B. Bohn, I disegni di Giovanni Luigi Valesio, in "Grafica d'Arte", 29, 1997, p. 32) è secondo Brogi o di Brizio o di Valesio (Brogi 2003, p. 161) 4. Parigi, Louvre, Inv. 7674, 7675 ritenuti da Bohn preparatori per la pala non lo sono per Brogi 5. Figura di spalle con bacile, Windsor Castle, Inv. RL 2199, ritenuto da Wittkower copia è per Loisel (C. Loisel, C. Loisel, A portrait by Ludovico Carracci at Christ Church, Oxford. His Early Chronology reconsidered, in "Apollo", March 2000, pp. 25 -26) e per Brogi (ibidem) un originale.
Bibliografia
G. Perini, "L'uom più grande in Pittura che abbia avuto Bologna": l'alterna fortuna critica e figurativa di Ludovico Carracci, in A. Emiliani (a cura di), Ludovico Carracci, cat. mostra, Bologna 1993, p. 340, n.23