Cristogramma - segno del carbonaro (copia)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Tecnica e supporto
pastello ocra su carta filigranata
Misure foglio (in mm)
235x352
Notizie storico critiche
Sulla carpetta che contiene questo foglio, la dott.ssa Franca Varignana (conservatore delle Collezioni d’Arte e di Storia per poco più di vent’anni, dal 1976 al 1999) aveva scritto: “Segno del Carbonaro / (dell’epoca)”. Esaminandolo, si può notare che si tratta di una sorta di cristogramma cui è sovrapposta una freccia. Il cristogramma è un simbolo che spessissimo possiamo vedere sopra o sotto i crocifissi. E’ composto dalle lettere IHS. Molte sono le interpretazioni, anche sbagliate del suo significato, ma quelle più comuni sono “Jesus Hominum Salvator” oppure “In hoc signo” (dove però mancherebbe il “vincens”, la scritta miracolosa che apparve in sogno all’imperatore Costantino prima della battaglia di Ponte Milvio, che poi lo fece avvicinare al Cristianesimo). Nel XV° secolo San Bernardino da Siena incoraggiò i cristiani a mettere tale simbolo sulla porta di casa e nel Cinquecento Sant’Ignazio di Loyola adottò il monogramma come simbolo dell’ordine dei Gesuiti. In questo caso, tuttavia, è più probabile che i Carbonari emulassero i primi Cristiani, che incidevano queste lettere per indicare un luogo d’incontro come le catacombe, una sorta di linguaggio in codice per non farsi scoprire.
Nel nostro esemplare manca la lettera “I” e qualcuno ha anche tenuto a precisarne il motivo con la frase che si legge in senso orizzontale “… Qui manca L’I trinciato dalla manara del Carbonaro”.
Nel nostro esemplare manca la lettera “I” e qualcuno ha anche tenuto a precisarne il motivo con la frase che si legge in senso orizzontale “… Qui manca L’I trinciato dalla manara del Carbonaro”.