Didone sul rogo

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Didone sul rogo

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Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Pisarri Carlo Antonio (Bologna 1720 ca.-1747)
Serie
Camini dipinti dai Carracci
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
272x258
Misure immagine (in mm)
245x255
Iscrizioni incise
sul recto in basso al centro a matita: n. 6 sul verso marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno: Vol IX tav. 6 Cb cancellato a sinistra a matita rossa CRB 7995
Notizie storico critiche
L'incisione, oggi sciolta e ricomposta in nuovo album, faceva originariamente parte di un album di Pisarri contenente 18 tavole "Camini dipinti dai Carracci", cui furono probabilmente aggiunte due stampe sciolte una volta entrato nella collezione della Cassa di Risparmio.
L'album in esame presenta una suddivisione in capitoli manoscritti e, come risulta dal primo inventario redatto da Baruffi (Cb), all'interno di ogni capitolo erano inserite le incisioni relative al Carracci in questione: alla breve biografia di Agostino seguivano due tavole di camini realizzati da Agostino, a quella di Annibale seguivano cinque tavole di camini realizzati da Annibale e a quella di Ludovico seguivano 13 tavole riproducenti i camini di quest'ultimo. E' probabile che il volume acquisito a suo tempo dalla Cassa di Risparmio, caratterizzato dall'inserimento di brevi testi biografici sui tre Carracci corredati da cornicette decorative di sapore ottocentesco, non sia un originale di mano di Pisarri, ma sia stato realizzato da un anonimo per una riedizione dell'opera dell'incisore stampatore bolognese.
La stampa è tratta dall'affresco su un camino realizzato da Annibale Carracci nel Palazzo Luchini Angelelli poi Zambeccari oggi Francia di Piazza Calderini, firmato e datato da Annibale al 1592, per lo stesso palazzo Ludovico realizza Alessandro e Taide incendiano Persepoli.
Nella collezione della Fondazione è conservato un disegno (inv. 661) in controparte rispetto alle due incisioni desunte dal dipinto di Annibale che nel catalogo redatto da Baruffi (Cc) risultava attribuito al Pisarri e ritenuto preparatorio per l'incisione. Attribuzione respinta successivamente da Emiliani e Varignana (A. Emiliani (a cura di), Le collezioni d'arte della Cassa di Risparmio in Bologna, i disegni . I dal Cinquecento al Neoclassicismo, Bologna 1973, p. 357, Tav. 322) che lo riferirono ad anonimo bolognese del XVIII secolo. La datazione dovrebbe comunque contenersi entro il Settecento.
COPIE DAL DIPINTO DI ANNIBALE C1. C. A. Pisarri, acquaforte (Bologna PN 4773, FCRB 7995) C2. G.M. Viani, acquaforte (Bologna PN V.19 853)
Bibliografia
G. Gaeta Bertelà (a cura di), incisori bolognesi ed emiliani del '700, Bologna 1974, n. 622
Note
Il foglio in esame (tav. 6 Vol. IX Inv. CB) era stato cambiato di posizione all'epoca della seconda inventariazione (Varignana) come dimostra l'attuale numero di inventario, ma si è ritenuto opportuno ricollocarlo nella posizione dove fu inventariato all'epoca dell'ingresso in collezione. come terzo foglio del gruppo di incisioni di camini di Annibale Carracci (n. 6 del volume).
Filigrana: doppio cerchio sormontato da una croce con dentro una G alto una decina di cm