DIPLOMA RILASCIATO DALLA REALE ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA ALL’AVV. RAIMONDO AMBROSINI (Bologna, 28 Gennaio 1914)
DIPLOMA RILASCIATO DALLA REALE ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA ALL’AVV. RAIMONDO AMBROSINI (Bologna, 28 Gennaio 1914)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Misure foglio (in mm)
580x440
Marche e altre note manoscritte
Il diploma è firmato dal presidente e dal segretario dell’Accademia, rispettivamente: Raffaele Santoli e Nestore Morini.
Notizie storico critiche
Raimondo Ambrosini nacque a Bologna, primo di tredici fratelli, il 18 luglio 1855 dall'avvocato Ambrogio Ambrosini e da Teresa Bolognesi.
All'età di dodici anni fu mandato a studiare inizialmente a Bressanone, poi a Tivoli, presso il medesimo istituto gestito dai Gesuiti. Tornò a Bologna a diciassette anni per frequentare l'Università, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza, laureandosi il 25 luglio 1876.
Fervente cattolico e benefattore, memore della propria formazione presso i Gesuiti, frequenta la chiesa di S. Giorgio in Poggiale e si battè in favore dell'insegnamento religioso nelle scuole del Comune.
Nel 1879 si sposò con Augusta Marchi, dalla quale ebbe cinque figli: Bianca, Rosa, Lorenzo, Teresa e Carolina.
Dal 1893 al 1902 fece parte del Consiglio comunale di Bologna tra la minoranza cattolica. In questo ambito celebri sono rimasti alcuni suoi interventi, tra cui quello sull'allargamento del Mercato di Mezzo (ora via Rizzoli) previsto dal Piano regolatore del 1889, da lui avversato perché riteneva che l'assetto urbanistico medievale di Bologna ne potesse essere irrimediabilmente danneggiato.
Esercitò la professione di avvocato ottenendo sul piano professionale numerosi riconoscimenti. Successivamente lo studio professionale diventò negli anni anche una sorta di circolo dove alcuni intellettuali potevano tenere le loro discussioni. Nel frattempo, sviluppò anche il proprio interesse verso il collezionismo, accresciuto nel tempo dalla frequentazione delle botteghe librarie della città, con l'acquisto di libri e materiali eterogenei, da lui messi a disposizione degli studiosi che avessero avuto necessità o desiderio di consultarli.
Le conoscenze acquisite negli anni lo portarono alla scrittura rendendolo noto al pubblico come autore di alcune monografie, tra cui: La vittoria navale dei Bolognesi contro i Veneziani; La Torre degli Asinelli; Al Duttòur Truvlein; L'Aeronautica a Bologna.
Morì a Bologna il 19 maggio 1914.
Questo diploma -contrassegnato con il n. 3388- gli fu quindi conferito qualche mese prima della sua dipartita. Tra i tanti incarichi, infatti, rivestiva anche quello di consulente legale dell’Accademia Filarmonica.
All'età di dodici anni fu mandato a studiare inizialmente a Bressanone, poi a Tivoli, presso il medesimo istituto gestito dai Gesuiti. Tornò a Bologna a diciassette anni per frequentare l'Università, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza, laureandosi il 25 luglio 1876.
Fervente cattolico e benefattore, memore della propria formazione presso i Gesuiti, frequenta la chiesa di S. Giorgio in Poggiale e si battè in favore dell'insegnamento religioso nelle scuole del Comune.
Nel 1879 si sposò con Augusta Marchi, dalla quale ebbe cinque figli: Bianca, Rosa, Lorenzo, Teresa e Carolina.
Dal 1893 al 1902 fece parte del Consiglio comunale di Bologna tra la minoranza cattolica. In questo ambito celebri sono rimasti alcuni suoi interventi, tra cui quello sull'allargamento del Mercato di Mezzo (ora via Rizzoli) previsto dal Piano regolatore del 1889, da lui avversato perché riteneva che l'assetto urbanistico medievale di Bologna ne potesse essere irrimediabilmente danneggiato.
Esercitò la professione di avvocato ottenendo sul piano professionale numerosi riconoscimenti. Successivamente lo studio professionale diventò negli anni anche una sorta di circolo dove alcuni intellettuali potevano tenere le loro discussioni. Nel frattempo, sviluppò anche il proprio interesse verso il collezionismo, accresciuto nel tempo dalla frequentazione delle botteghe librarie della città, con l'acquisto di libri e materiali eterogenei, da lui messi a disposizione degli studiosi che avessero avuto necessità o desiderio di consultarli.
Le conoscenze acquisite negli anni lo portarono alla scrittura rendendolo noto al pubblico come autore di alcune monografie, tra cui: La vittoria navale dei Bolognesi contro i Veneziani; La Torre degli Asinelli; Al Duttòur Truvlein; L'Aeronautica a Bologna.
Morì a Bologna il 19 maggio 1914.
Questo diploma -contrassegnato con il n. 3388- gli fu quindi conferito qualche mese prima della sua dipartita. Tra i tanti incarichi, infatti, rivestiva anche quello di consulente legale dell’Accademia Filarmonica.