Ercole sorregge il globo
Ercole sorregge il globo
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Aquila Pietro (Marsala 1630 ca.- Alcamo 1692)
Luogo e anno di edizione
Roma 1671 - 77
Editore
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
314 x 494
Misure battuta (in mm)
288 x 474
Misure immagine (in mm)
253 x 457
Iscrizioni incise
sul recto in alto a destra a matita: 3 Atlante in basso timbro a secco della Cassa di Risparmio di Bologna 8082 sotto a matita: NB p. 128 sul verso a matita N 221 / 95/935 sotto marca della Cassa di Risparmio con all'interno il n. 551 - II Ca
Notizie storico critiche
La decorazione del Camerino di Palazzo Farnese, un piccolo ambiente con volta a botte, fu commissionata ad Annibale dal Cardinale da Odoardo Farnese alla fine del 1594 e realizzata tra il 1594 e il 1595. Il programma allegorico, volto ad esaltare i meriti del Cardinale, fu dettato da Fulvio Orsini, bibliotecario di casa Farnese, e si compone di una serie di pitture a fresco disposte in lunette, riquadri e medaglioni fra partizioni in oro con raffigurazioni di miti o singole figure, al centro è un dipinto su tela raffigurante Ercole al bivio. La tela originale venne sostituita con una copia nel 1622 e inviata al Palazzo del Giardino di Parma da dove poi passò definitivamente al museo di Capodimonte. Come nel caso di Galleria Farnese, la fortuna del ciclo è dimostrata dalle numerose traduzioni incisorie che sono giunte sino a noi. L'incisione faceva in origine parte di una serie di 12 stampe tratte al Camerino Farnese, verosimilmente incisa da Pietro Aquila prima prima del 1677 anno in cui pubblica la serie di Galleria Farnese. Il volume fu dedicato al cardinale francese César d'Estrées, allora rappresentante degli interessi di Luigi XIV presso la Curia romana. La serie riproduce tutti gli elementi della decorazione compresa la tela con l'Ercole al bivio che all'epoca era già stata inviata nel Palazzo del Giardino di Parma. I rami sono tuttora conservati presso la Calcografia Nazionale di Roma. I versi posti sotto le stampe sarebbero opera del Bellori. Dopo la formazione pittorica compiuta con Pietro Novelli e quella incisoria con Pietro del Po e Francesco Negro, giunge a Roma dove diviene amico di Carlo Maratta e frequenta importanti personaggi del tempo, tra cui Bellori, Bernini oltre a diversi pontefici e prelati. Durante il soggiorno romano diviene autore di una copiosa produzione incisoria pressochè interamente dedicata alla stampa di riproduzione, tra cui si ricordano le Imagines Veteris ac Novi Testamenti che riproducono in 55 stampe di vario formato la cosiddetta Bibbia di Raffaello delle logge vaticane. La stampa della Fondazione, di provenienza ignota, faceva in origine probabilmente parte assieme alle successive di un unica raccolta come dimostrano i passpartout con cornice su cui sono state incollate le incisioni. COPIE COMPLETE C1. Nicolas Mignard (Troyes 1606 - Parigi 1668). C2. Pietro Acquila (Marsala 1650 ca.- Alcamo 1682) COPIE PARZIALI C3. Jean Dambrun (Parigi 1741 - post 1814) C4. F.M. Isidore Queverdo (Parigi 1748 - 1798) C5. Nicolò Aureli (Poli - attivo a Roma 1805 - 1836) C6. Antonio Mannelli (secolo XIX) C7. Beniamino del Vecchio (secolo XIX)
Soggetto o iconografia
Atlante inginocchio sorregge il globo tra due figure allegoriche (l'astronomia e l'arte?)
Bibliografia
D. Vasta, Appunti su Pietro Aquila incisore, in "Grafica d'Arte", anno XIX, , 2008, n.76, pp.18-30,