Fabbricatori di veli nella città di Bologna

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Fabbricatori di veli nella città di Bologna

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Inventario
F30866
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Anonimo (XVIII sec.)
Disegnatore
Anonimo (XVIII sec.)
Luogo e anno di edizione
Bologna 1720
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
399 x 417
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
La fama aggiunta da Bologna come città produttrice di velo di seta è nota e confermata dalle relazioni dei viaggiatori stranieri che sostarono in città.
Data la rilevanza economica di questa attività, è comprensibile che i produttori e commercianti di veli e drappi di seta, sentissero ben presto la necessità di contraddistinguere i loro prodotti con un marchio. Tali marchi di fabbrica, oltre a divulgare il nome di un'azienda, garantivano la provenienza e la qualità degli articoli e fungevano da significativo biglietto da visita di Bologna all'estero. A rimarcare questa funzione contribuiva lo stemma della città, spesso sormontato dall'ombrello papale con le chiavi, che campeggia in tutti gli emblemi, accompagnato dalla sigla del produttore e talora anche dal suo stemma gentilizio. La maggior parte di questi marchi in genere ricalca un identico modello compositivo, in realtà piuttosto stereotipato per non dire monotono: un basamento, un'ara o una sorta di camino su cui posa l'arma della città o l'acronimo dell'imprenditore con la denominazione della fabbrica. Fanno da contorno cartelle a cartocci, puttini, leoni, cartigli, vasi, festoni di fiori e frutta, figure chimeriche e immagini allegoriche di Felsina, dell'Abbondanza o della Fama.
Soltanto nella seconda metà del '700 questi emblemi si staccano dai campioni tradizionali e si fanno più ricercati e fantasiosi, indugiando su tematiche allegoriche ed accentuando così la facilità di presa sul pubblico e quindi l'efficacia del messaggio promozionale. (G. Roversi)