Fiera con cavadenti e la commedia delle maschere
Fiera con cavadenti e la commedia delle maschere
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
114x158
Notizie storico critiche
In precedenza attribuito al Mastelletta, è stato Daniele Benati il primo ad avanzare il nome di Giovanni Maria Tamburini quale autore di un gruppo di opere di analogo soggetto oggi conservato nelle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. Centrale per tale ipotesi appare la raccolta di incisioni "Virtù et arti essercitate in Bologna" di Francesco Curti su disegni proprio del Tamburini. Dalla forte matrice mastellettiana di cui però "non possiede l'eleganza nè la caratura fantastica" (Benati), Tamburini viene tuttavia a configurarsi come artista importante e sinora sottovalutato per delineare una produzione bolognese di opere di genere "basso" e quotidiano capace di anticipare gli esiti di Giuseppe Maria Crespi e che trova nell'Annibale Carracci della Macelleria e del Mangiafagioli il suo più nobile precursore.
In quest’opera si dispiega tutta la vena narrativa del pittore: sullo sfondo a sinistra, una barca carica di merci e di persone è in attesa di entrare in città, come accadeva probabilmente ogni giorno nel porto Naviglio presso Porta Lame. In basso a destra si trova un cavadenti che si appresta al suo lavoro, circondato dai parenti del paziente in apprensione. Al centro dell’opera invece è raffigurato un episodio della commedia dell’arte: sopra un palco, tre guitti in maschera si esibiscono nel loro spettacolo improvvisato.
In quest’opera si dispiega tutta la vena narrativa del pittore: sullo sfondo a sinistra, una barca carica di merci e di persone è in attesa di entrare in città, come accadeva probabilmente ogni giorno nel porto Naviglio presso Porta Lame. In basso a destra si trova un cavadenti che si appresta al suo lavoro, circondato dai parenti del paziente in apprensione. Al centro dell’opera invece è raffigurato un episodio della commedia dell’arte: sopra un palco, tre guitti in maschera si esibiscono nel loro spettacolo improvvisato.
Soggetto o iconografia
Ai lati edifici. Cielo con nuvole. Nella parte inferiore al centro del dipinto è radunata una massa di persone. In primo piano un dentista (o, altrimenti detto, cavadenti!) al lavoro.
Bibliografia
D. Benati, Pittura di genere basso e di mestieri a Bologna bel XVII secolo, in: Nuovi Studi, 1998, n. 6, pp. 145-157; Le stagioni di un cantimbanco, Bologna, 2009, p. 209; P. Di Natale, in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 74-75;
Mostre
Guercino. Racconti di Paese (Cento, 2001); Bologna si rivela (Bologna, 2007); Le stagioni di un cantimbanco (Bologna, 2009); Bologna si rivela (Bologna, 2011).
Note
Notizie sulla vita di Giovanni Maria Tamburini si trovano nella Felsina Pittrice del Malvasia. Fu allievo del Faccini e poi di Guido Reni.