Filippo Hercolani

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Filippo Hercolani

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Inventario
F31224
Categoria:

Notizie storico artistiche

Disegnatore
Palera F. (?)
Luogo e anno di edizione
post 1699
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
250 x 174
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
L'incisione sembra derivare dal dipinto opera della bottega del bolognese Alessandro Calvi, donato nel 1776 dal suo omonimo pronipote, con altri diciassette ritratti di famiglia, alla Biblioteca dell'Istituto delle scienze di Bologna.
Filippo Hercolani nacque a Bologna il 30 apr. 1663. Educato in un collegio gesuita, probabilmente a Bologna, il 23 genn. 1687 fu condannato a morte e alla confisca dei beni dal tribunale del Torrone di Bologna come mandante dell'aggressione al birro Stefano Consarelli (1° ag. 1686), del notaio dello stesso Torrone, Pier Antonio Aleotti (20 ott. 1686), nonché dell'uccisione di Giuseppe Maria Colonna (3 ott. 1686). Rifugiatosi a Lucca, dopo qualche tempo ottenne la promessa della mano di Maria Maddalena Trenta, figlia di Jacopo, senatore e più volte gonfaloniere della Repubblica. La morte del padre Alfonso e la conseguente cospicua eredità di cui l'H. entrò in possesso raffreddarono notevolmente i suoi propositi di nozze. Nel 1692 aveva ottenuto dal cardinal legato la grazia di rientrare a Bologna. Hercolani si dedicò al patrimonio e alla cura di quei rapporti che saranno alla base della sua carriera di diplomatico. Creato ciambellano dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo e poi marchese di Blumberg, nel 1696 fu a Modena, coinvolto in una lite con il cardinale Francesco Barberini iuniore, culminata in un tentativo di aggressione ai suoi danni, peraltro sventato, da parte di due sicari. Grazie all'intercessione della stessa Amalia Guglielmina, Hercolani fu insignito del titolo di principe del Sacro Romano Impero (26 marzo 1699)