Francesco Casali e figli. Macchine Agricole

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Francesco Casali e figli. Macchine Agricole

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Inventario
F35623
Categoria:

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, XX sec.
Tecnica e supporto
Cromolitografia su cartone
Misure foglio (in mm)
333x230
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Francesco Casali nel 1877, si trasferì con la sua famiglia a Suzzara portando la sua esperienza di meccanico riparatore di macchine agricole, e vi aprì un'officina. In questi anni Casali partecipò molto spesso a manifestazioni nazionali e regionali che rappresentarono l'occasione di conoscere nuovi modelli e approfondire le proprie conoscenze. In questi anni nacque anche la macchina agricola che avrebbe dato la fama e il successo alla piccola impresa famigliare, ovvero una Sgranatrice-Sfogliatrice, detta "Invincibile".
Negli anni successivi la sede venne ampliata. Casali fu anche grande estimatore della Scuola Arti e Mestieri nella quale il nesso scuola-lavoro era un elemento imprescindibile in grado di formare professionalmente gli studenti e prepararli anche ad esercitare un ruolo politico ed economico molto importante all'interno della comunità.
Gli anni dal 1904 al 1913 rappresentarono anni di grandi successi per la ditta “Francesco Casali e figli”. Parallelamente aumentavano le filiali in tutta Italia, assieme alle esportazioni in diversi paesi dell'Europa. Nel 1912 iniziarono a Parma i primi studi di motocoltura, che spinsero anche la Casali a muoversi nella direzione della meccanizzazione agraria. Le potenzialità della Casali restavano alte ma la chiusura dei mercati a ridosso della Prima Guerra Mondiale causò un forte calo delle vendite. Con l'entrata in guerra dell'Italia fu necessaria la riconversione della produzione per la realizzazione di armi, avvenimento che ebbe comunque conseguenze positive creando molti posti di lavoro, occupati in particolare dalle donne assunte in fabbrica a causa della partenza per il fronte di mariti e figli. La riconversione della produzione dopo il 1918 spinse molte aziende alla fusione con altre attività, per dar vita a imprese più solide. Una via perseguita anche dalla Casali che nel 1918 abbandonò il ramo industriale-produttivo e venne sostituita dalla Società anonima di Costruzioni Meccaniche Ing. Norsa e Viterbi denominata CIMAC.