Gallerie Romane

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Gallerie Romane

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Notizie storico artistiche

Inventore
Mercati Giovanni Battista (Borgo Sansepolcro, 1591 – Roma, 1645 ca.)
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
207x173
Iscrizioni incise
LISTESE G.M.F.
Marche e altre note manoscritte
Edgardo Grazia riporta:
Giovan Battista Mercati, pittore e incisore di Sansepolcro - att. in Roma fra 1616-1637
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Le tavole non sono numerate; solo alcune sono firmate con le iniziali, e precisamente: le tavole 9, 12, 19, 23-27, 29-32 con le lettere GMF, la tav. 17 con le lettere GBMF, la tav. 22 con GBM e la tav. 28: "GMF 1642". Queste sono l e uniche incisioni che si conoscono dell'autore. - La collezione A. Davoli possiede solo 7 tavole. - La serie è molto rara. Ne esistono due esemplari scompleti, uno presso il Gabinetto Nazionale delle Stampe di Roma, l'altro presso l'Accademia Albertina d i Torino. Presso la Biblioteca Nazionale di Roma (18.2.C.40) si trova un esemplare di tiratura posteriore sul frontespizio del quale la data 1642 è stata corretta in 1742. Esso contiene 34 tavole, poichè alle 25 del Mitelli sono state aggiunte 9 vedute di Roma anonime al bulino. Per quanto tardo, esso è l'unico esemplare completo che conosciamo. - L'identità delle dimensioni, l'affinità d'impostazione ed una molto generica somiglianza nello stile fanno di solito affermare che questa serie sia copia ridott a di quella di Gio. Batt. Mercati del 1629 (cfr. i nostri nn. inv. 9702-9706). In realtà i soggetti rappresentati dal Mitelli sono diversi, per cui la serie va ritenuta opera originale. Tra i nostri fogli solo il n. inv. 9701 ripete un po' liberamente il disegno della tav. 41 del Mercati. Il rapporto di dipendenza del primo artista rispetto al secondo non è dunque diverso da quello consueto tra gli artisti. Visto che in entrambe le serie le firme, quando apposte, presentano le stesse lettere, chi trovi in commercio fogli sciolti ricordi che quelli del Mercati presentano (di solito in alto) un titolo in corsivo minuscolo, mentre in quelli del Mitelli il tit. è al di sotto in tondo maiuscolo
testo tratto da: https://collezionidigitali.comune.re.it/handle/20.500.12835/79651?mode=full