Giocoliere
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M36918
Categoria:
Donazione:
Notizie storico artistiche
Datazione
Firma
Firmato in basso
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
199x145
Notizie storico critiche
La grande tela fa parte di un ciclo di opere che Ilario Rossi realizza in vista della Biennale di Venezia del 1964 la quale riserverà all'artista una sala personale ai Giardini. Ne esporrà 12 (questa non verrà selezionata). E' una sorta di parentesi, una digressione conclusa in sé stessa ma al contempo anche il vertice più alto toccato dall’artista. Dopo il periodo informale, quando conosce il successo nazionale e internazionale, Rossi si presenta all’appuntamento più importante della sua vita al meglio delle possibilità, con qualcosa di inedito e per certi versi sorprendente, opere che già stanno abbandonando la matericità, l’istintività, la violenza informale per recuperare stilemi decorativi e bidimensionali vicini al linguaggio liberty, in cui già si registra il ritorno alla figurazione, in particolar modo alla figura umana, e dove ancora persiste l’influenza di Nicolas De Stael.
Bibliografia
Pitture di Ilario Rossi, Bologna 1968; L. Carluccio, Ilario Rossi, Bologna 1976, p. 55; Ilario Rossi, dal naturalismo astratto all'astratto figurativo, Bologna 1986, p. 20; Ilario Rossi, a cura di F. Basile, Casalecchio di Reno 1992, p. 38; 50mo Muro dipinto, Dozza imolese, 2015, p. 47; A. Baccilieri, La seduzione Informel, Bologna 2008, p. 43; Ilario Rossi, Cento 2011, p. 8; Catalogo Generale dell'opera di Ilario Rossi, Vol. 1, a cura di C. Spadoni, Bologna 2020, p. 181; Ilario Rossi - Unico movimento, a cura di M. Nottoli, Milano 2023, p.55;
Mostre
Ilario Rossi - Unico movimento (Bologna, 2023-24);
Note
L'opera è stata donata a Genus Bononiae dagli eredi di Ilario Rossi in seguito alla mostra tenuta a Santa Maria della Vita, "Ilario Rossi - Unico movimento", dal 10/11/23 al 04/02/2024.
Archiviata presso l'Archivio Ilario Rossi col n. 6308 e accompagnata da autentica a firma Antonio Rossi (in qualità di figlio dell'artista).
Archiviata presso l'Archivio Ilario Rossi col n. 6308 e accompagnata da autentica a firma Antonio Rossi (in qualità di figlio dell'artista).