Giudizio Universale
Giudizio Universale
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Inventore
Buonarroti Michelangelo (Caprese, 1475 – Roma, 1564)
Disegnatore
Rota Martino (Sebenico, 1520 circa – Vienna, 1583) e Valegio Francesco (documentato tra il 1570 e il 1643 a Venezia)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
311x257
Misure battuta (in mm)
assente
Misure immagine (in mm)
311x257
Iscrizioni incise
Sulla pietra nell'angolo inferiore sinistro si legge "ILL:mo et R.mo D.no Pietro Shoza / Smi D.N. Domini Pauli Papa V. / Bremaus Secretarium ad Principes / secretario virtutum Fautori. / MG DD".
Marche e altre note manoscritte
Nel verso, a matita si intravede la scrittura di Edgardo Grazia:
in alto "Michelangelo-Giudizio Universale- Vaticano, Cappella Sistina" appena sopra si intuisce il numero 3273 in matita blu.
In basso il numero 66
in alto "Michelangelo-Giudizio Universale- Vaticano, Cappella Sistina" appena sopra si intuisce il numero 3273 in matita blu.
In basso il numero 66
Notizie storico critiche
L'autore a cui si ascrive questa incisione è il tedesco naturalizzato italiano Matthäus Greuter, di cui non si hanno molte notizie certe. Nasce presumibilmente a Strasburgo in una famiglia luterana, intorno al 1593 si converte al cattolicesimo e probabilmente per questo abbandona la città natale per trasferirsi a Lione, importante centro per l'arte incisoria e libraria. A metà del 1603 si sposta a Roma con i figli e acquisisce velocemente un certo successo che si desume dalle numerose stampe datate nei primi anni dei Seicento e che gli permette di ottenere la concessione di privilegi decennali (1604 e 1621).
La stampa è modulata sulla copia di Martino Rota del Giudizio Universale di Michelangelo. Come si intuisce dall'iscrizione la stampa è incisa sotto il pontificato di Paolo V (1605-1621) ma offre ancora una lettura del Giudizio Universale precedente agli interventi di Daniele da Volterra del 1565, aspetto che si può ravvisare soprattutto dal gruppo di San Biagio e di Santa Caterina, raffigurata ancora completamente nuda. Rispetto alla stampa di Rota, quella di Greuter risente di un marcato patetismo ascrivibile alla formazione nordica dell'artista.
In alto al centro è riproposto un clipeo con il ritratto di Michelangelo Buonarroti.
La stampa è stata controfondata da un cartoncino spesso.
La stampa è modulata sulla copia di Martino Rota del Giudizio Universale di Michelangelo. Come si intuisce dall'iscrizione la stampa è incisa sotto il pontificato di Paolo V (1605-1621) ma offre ancora una lettura del Giudizio Universale precedente agli interventi di Daniele da Volterra del 1565, aspetto che si può ravvisare soprattutto dal gruppo di San Biagio e di Santa Caterina, raffigurata ancora completamente nuda. Rispetto alla stampa di Rota, quella di Greuter risente di un marcato patetismo ascrivibile alla formazione nordica dell'artista.
In alto al centro è riproposto un clipeo con il ritratto di Michelangelo Buonarroti.
La stampa è stata controfondata da un cartoncino spesso.
Soggetto o iconografia
Giudizio universale
Bibliografia
Matthäus Greuter (1565/66-1638) (https://www.treccani.it/enciclopedia/matthaus-greuter_%28Dizionario-Biografico%29/)