Horti Bononiensis Ichnographia
Horti Bononiensis Ichnographia
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Anonimo bolognese
Disegnatore
Anonimo bolognese
Luogo e anno di edizione
Bologna 1753
Editore
Tecnica e supporto
Acquaforte
Misure foglio (in mm)
495 x 380
Notizie storico critiche
L'esemplare fa parte di un volume composto da una miscellanea di 131 incisioni rilegate assieme, verosimilmente nel XIX secolo. Le stampe in esso contenute rappresentano mappe, palazzi, chiese, opere scultoree e porte di Bologna e sono datate tra il XVI e il XVIII secolo e realizzate da artisti più o meno noti. Il volume venne acquistato da Alfredo Baruffi nel gennaio del 1939 presso l’antiquario Ernesto Martelli (già direttore della cessata libreria antiquaria Zanichelli in via Santo Stefano 43).
La pianta dell'antico orto botanico (in origine posto all'interno del Comune dove ora sorge Sala Borsa) faceva parte del volume "Indices botanici et materiæ medicæ quibus plantarum genera hactenus instituta: simplicium quoque tam vulgarium, quam exoticorum nomina, & facultates summatim recensetur. Accedit horti publici Bononiensis brevis historia lpe nel 1753 di Giuseppe Monti (1682-1770) e Gaetano Lorenzo (1712-1797), professore di botanica all'Università di Bologna. Socio dell'Accademia delle scienze di Bologna e degli Agiati di Rovereto.
L'unico esemplare cittadino del volume, rarissimo, è conservato in San Giorgio in Poggiale e presenta in fondo due piante dell'orto ripiegate analoghe a questa e alla precedente (Inv.34720)
La pianta dell'antico orto botanico (in origine posto all'interno del Comune dove ora sorge Sala Borsa) faceva parte del volume "Indices botanici et materiæ medicæ quibus plantarum genera hactenus instituta: simplicium quoque tam vulgarium, quam exoticorum nomina, & facultates summatim recensetur. Accedit horti publici Bononiensis brevis historia lpe nel 1753 di Giuseppe Monti (1682-1770) e Gaetano Lorenzo (1712-1797), professore di botanica all'Università di Bologna. Socio dell'Accademia delle scienze di Bologna e degli Agiati di Rovereto.
L'unico esemplare cittadino del volume, rarissimo, è conservato in San Giorgio in Poggiale e presenta in fondo due piante dell'orto ripiegate analoghe a questa e alla precedente (Inv.34720)