L'Apostolo Bartolomeo
L'Apostolo Bartolomeo
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Agostino
Disegnatore
Carracci Agostino
Luogo e anno di edizione
Venezia 1583 (?)
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
106 x 67
Misure immagine (in mm)
105 x 66
Iscrizioni incise
verso : marca della Cassa di Risparmio con all'interno il n. 75 Ca cancellato e sotto 4638 Sopra a penna antica: "L'abito di color Rosso il manttello biancho"
Notizie storico critiche
Questa serie di stampe che comprendeva 15 figure: il Salvatore, la Madonna e i dodici Apostoli fu incisa su cinque grandi lastre composte da tre figure ciascuna, che furono tagliate in fogli separati con una sola figura all'interno. Facendo riferimento all'incisione di San Giovanni Battista, l'unica a presentare data e nome dell'editore, si ritiene che l'intera serie sia stata eseguita nel 1583 e stampata dall'editore veneziano Orazio Bertelli e che Agostino in quell'anno si trovasse ancora a Venezia per poi fare ritorno a Bologna dove nel 1584 è già attivo in Palazzo Fava. Lo stile grafico corrisponde esattamente a quello tipico di Agostino in questo giro d'anni, caratterizzato da figure ricoperte da semplici e fluenti panneggi inserite in paesaggi dai cieli nuvolosi, resi attraverso l'uso ripetuto di linee orizzontali. Tra il XV e il XVI secolo furono molti gli artisti incisori che intagliarono i dodici Apostoli e il Salvatore. Fra le serie più famose ricordiamo quelle realizzate da: Martin Shongauer (1480 ca. ) in cui Boshloo ha ravvisato influenze su Agostino, Albrecht Durer, Luca di Leida, Hans Baldung Grien, ed altre. In queste serie tuttavia, non compaiono la Vergine e San Giovanni, che compaiono in quella di Agostino, mentre si ritrovano in una serie italiana realizzata da Martino Rota (ca. 1520 - 1583). Rispetto agli esemplari d'oltralpe inoltre, Agostino operò un processo di semplificazione, visibile soprattutto nel diverso modo di trattare i panneggi, che avvicina maggiormente le sue incisioni a quelle realizzate da Marcantonio Raimondi desunte da Raffaello, a quelle del Maestro FP dal Parmigianino, come pure ai chiaroscuri dal Parmigianino. Non si conoscono studi di figura intera relativi a queste incisioni , mentre diverse teste sono state mese in relazione con esse. Si segnala il fatto che quasi tutti gli esemplari della Fondazione presentano sul verso un antica scritta con le indicazioni dei colori da utilizzare per la figura sul verso. DISEGNI: 1. San Filippo GDSU Uffizi, 3871 S mm. 76 x 73, penna e inchiostro bruno. 2. San Filippo GDSU Uffizi, 12366 F, penna e inchiostro bruno. 2. GDSU Uffizi, 3872 S mm. 80 x 63, penna e inchiostro bruno. 3. Sant'Andrea, GDSU Uffizi, 3873 S mm. 79 x 75, penna e inchiostro bruno. 4. Windsor Castle., inv. 2278, mm. 171 x 129, penna e inchiostro bruno su carta grigioverde 5. Sant'Andrea. Torino, Inv. 16069. mm. 362 x 273, carboncino, biacca su carta bruna. (attr. De Grazia messa in discussione da Czere e Bohn) 6. San Simone? Windsor Inv. 1895. mm. 168 x 124, penna e inchiostro bruno 7. Albertina. Inv. 2092. mm. 124 x 86. penna e inchiostro bruno.
Bibliografia
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