L'elemosina di san Rocco

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L'elemosina di san Rocco

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Inventario
4817
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale (Bologna 1560- Roma 1609)
Disegnatore
Reni Guido ?
Luogo e anno di edizione
Roma 1610
Tecnica e supporto
acquaforte ad inchiostro rosso
Misure foglio (in mm)
287 x 456
Misure immagine (in mm)
287 x 454
Iscrizioni incise
Sul verso in alto a destra: marca della Cassa di Risparmio di Bologna con 361 Ca cancellato, sopra CRb 4817/marca della collezione Pietro Barelli di Milano in basso : Timbro di vendita presso Incisioni Acqueforti, stampe ecc. ex raccolta P. Barelli. Lissoni P.zza Duomo, 18 Milano /a matita Fs 3/An. Carraci inv e sculps./200 originale
Notizie storico critiche
La stampa deriva da uno dei dipinti più importanti per la storia del classicismo seicentesco, commissionato ad Annibale nel 1588 dalla Confraternita di S. Rocco per la chiesa di San Prospero in Reggio Emilia, ma eseguito verso il 1595, poco prima che questi si trasferisse a Roma. Nel 1661 il grande dipinto fu trasferito nella raccolta Ducale di Modena e dal 1746 si trova preso la Galleria Reale di Dresda. La sua complessità attrasse fin da subito l'interesse di studiosi, artisti e incisori come dimostrano le molteplici traduzioni che ne vennero fatte. L'esemplare in esame, in controparte rispetto al dipinto presenta una importante variante costituita dai due vecchi visibili a destra contro il pilastro. Ciò ha fatto ipotizzare che l'incisione derivasse da un disegno preparatorio poi leggermente modificato da Annibale, piuttosto che dal dipinto stesso. Caratterizzata da un segno aperto e vivace pur non essendo firmata fu attribuita dallo Scannelli e dal Bellori a Guido Reni, dello stesso avviso il Malvasia, Heineken, Bartsch e gli studiosi moderni, Fece eccezione Bodmer che la riferì allo stesso Annibale. Pepper d'altra parte nella sua monografia su Guido Reni non ne fece menzione neanche tra le opere di dubbia attribuzione. STATI S1. Bartsch cita uno stato ante litteram assai raro S2. Il secondo stato reca le scritte in basso a sinistra: Anibal Car. invent./ al centro: P. Stephanonius formis cum privilegio/ a destra: 1610. Occorre segnalare che esistono esemplari di secondo stato ritoccati come fossero di primo. (Bologna FCRB 4711, 4817 stampa a inchiostro rosso mai segnalata nei repertori, 4818) COPIE DAL DIPINTO DI ANNIBALE C1. Guido Reni (Bologna 1575- 1642) C2. Baldassarre Aloisi (Bologna 1578 - 1638) C3. Anonimo del XVII secolo (Bologna FCRB 4813) C4. Bernardino Curti (Reggio Emilia, secolo XVII) C5. Farnçois Langlois (Chartres 1589 - Parigi 1647) (Bologna FCRB 4816) *C6. Copia dall'esemplare di Langlois repertoriata qua per la prima volta. (Bologna FCRB 4814) C7. N. Cochin (secolo XVIII) C8. Giuseppe Camerata (Venezia 1718 - Dresda 1803)
Bibliografia
inedita
Note
doppio cerchio con all'interno giglio, sormontato da trifoglio