La casa dei mendicanti

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La casa dei mendicanti

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Inventario
M886 (rep. 3\65)
Categoria:

Notizie storico artistiche

Tecnica e supporto
Penna acquerellata su carta bruna
Misure foglio (in mm)
224 x 330
Iscrizioni
Sul verso in grafia antica: Casa dei mendicanti in Bologna
Notizie storico critiche
Il disegno caratterizzato da un acquerellatura fluida e evanescente è diversa dai modi abituali del Fantuzzi, che ha un segno più incisivo e un'acquerellatura meno evanescente. Questo ha portato ad ipotizzare si tratti di un disegno databile alla fase giovanile quando Fantuzzi risentiva della maniera del temperismo tardo settecentesco di cui fece parte anche Martinelli suo maestro. Varignana sottolineava una certa vicinanza, seppur superficiale coi modi del Savini.
Bibliografia
F. Varignana (a cura di), Le Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna - I disegni 3. dal paesaggio romantico alla veduta urbana, Bologna 1977.
Note
Rodolfo Fantuzzi si formò alla scuola di Vincenzo Martinelli, insieme con il quale fu l'esponente più rappresentativo della pittura decorativa parietale alla fine del XVIII secolo. Nel 1810 fu a Roma, dove ebbe modo di completare la sua educazione artistica anche a contatto con la nuova generazione di paesisti europei. Tuttavia è a Bologna che il egli realizzò le sue opere, dipinti e numerose "stanze a paese", prediligendo il paesaggio, ligio ad una tradizione locale che ebbe radici sin dal Seicento e che fu rappresentata fin oltre la metà dell'Otto.