La Madonna che allatta
La Madonna che allatta
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Carracci Annibale
Luogo e anno di edizione
Bologna ? 1583-87
Editore
Tecnica e supporto
Acquaforte e bulino
Misure foglio (in mm)
111 x 83
Misure battuta (in mm)
89 x 65
Misure immagine (in mm)
86 x 63
Iscrizioni incise
recto: timbro a secco della Cassa di Risparmio 4726 verso. a sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno 265 ca cancellato Fs
Notizie storico critiche
A partire dal 1585 - 87, le incisioni di Annibale grazie all'uso della tecnica all'acquaforte, che permette di ottenere un segno delicato, sottile ed estremamente dinamico, che risponde meglio alle esigenze espressive dell'artista, perdono la rigidezza del segno a bulino che caratterizzava le prime stampe per acquistare quella libertà e dinamicità che si ritrova anche nei suoi disegni a penna e acquerello. Questa incisione costituisce il primo esempio di utilizzo della tecnica ad acquaforte di Annibale e dei Carracci in generale, poiché anche il grande incisore Agostino utilizzò l'acquaforte solo a partire dal 1589 in due esemplari: L'armonia delle sfere e Apollo e il Pitone. E' dunque probabile che Annibale abbia appreso tale tecnica da Camillo Procaccini prima che si trasferisse a Milano. La Madonna che allatta pare infatti riecheggiare il Riposo dalla fuga in Egitto di Camillo Procaccini. Solo in alcune zone, per rafforzare l'immagine, Carracci affianca all'acquaforte l'uso del bulino. La lastra di Annibale è tuttora conservata presso la Calcografia Nazionale e sul verso presenta una serie di sei esercitazioni a bulino e un primo schizzo del viso della Madonna del recto. Rispetto all'esemplare Inv. 4725 questo è molto più consunto e, a giudicare dalla carta, si tratta di una tiratura antica dalla lastra originale. Dal catalogo Fasella risulta che l'incisione era valutata £ 50 DISEGNI PREPARATORI Louvre. Inv. 7139. Penna e acquerellature a inchiostro bruno. mm 74 x 81. Il disegno segnalato da De Grazia quale possibile primo pensiero per la stampa servì da modello per l'incisione ascritta da Bartsch a Guido Reni, ma che secondo la Birke non gli spetta. STATI S1. Acquaforte e bulino. mm 89 x 65 lastra ovale (Londra) S2. Acquaforte e bulino. mm 89 x 65 lastra ovale. In basso a sinistra: Anib. a destra:Carr. sotto Gasparo da lolio exc. (Amburgo, Baltimora, Bassano, Bologna PN 2055, FCRB 4725, 4726, Brema, Cambridge, e altri) Lo stampatore Gaspare Dall'Olio risulta attivo a Bologna dal 1583 al 1599. COPIE C1. Raphael Sadeler (?) Bulino. mm 141 x 112 In basso: ECCE TV PVLCHER ES DILECTE MI. ET DE.: /CORVS.LECTVLUS NOSTER FLORIDVS EST. in basso a destra G. de Lolj exc. in ovale circondato da fiori. Vi furono due Raphael Sadeler padre e figlio vissuti rispettivamente nel 1560/61- 1632 e nel 1584-1632una copia all'acquaforte di questa incisione ha dei versi che cominciano con: "Saincte Vierge" e finiscono con "en tout lieu" (Firenze, New York, Torino) C2. Raphael Sadeler Bulino. 116 x 95(immagine)Ha la stessa iscrizione della C1 ma vi è aggiunto sotto: Anibal Carraz. invent. Raphael Sadel sculpsit et excudit. anche questa poterebbe essere di entrambi i Sadeler. (Parigi) C3. Anonimo. Bulino in controparte. mm 89 x 63 (cornice) In basso: Anib...Carr. In. (Londra) C4. Anonimo. Acquaforte. mm 86 x 64 (foglio) (Philadelphia) C5. Anonimo. Bulino in controparte. mm 130 x 103. (lastra) Nell'ovale sotto alla figure: Anib. Carr. in un cartiglio ovale: Anno 1.5.8.9. La composizione di Annibale è ambientata in una cornice ornamentale con putti e animali. (Parma 2544)
Bibliografia
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