La Madonna col Bambino e San Giovannino

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La Madonna col Bambino e San Giovannino

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Inventario
4979
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Carracci Ludovico
Luogo e anno di edizione
(Roma) 1604
Tecnica e supporto
bulino e puntasecca
Misure foglio (in mm)
188 x 132
Misure immagine (in mm)
188 x 132
Iscrizioni incise
verso: a sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno 408 cancellato /numeri vari : 90 50/CRB 4979/scritta in tedesco B XVIIII. 3/Ludovico Carracci 1550 - 1619
Notizie storico critiche
Questa incisione realizzata a puntasecca è nota in due stati. il primo, di cui si conosce un solo esemplare conservato al British Museum è ante litteram, e mostra un aureola molto più leggibile che nello stato successivo in cui tenderà a scomparire nello sfondo. Tutte le impressioni presentano inoltre tracce di inchiostro che denotano l'usura della lastra che doveva essere di un metallo più tenero del rame. La critica ha a lungo dibattuto riguardo alla possibile data di esecuzione della stampa. E' probabile, come già ritenne Mariette, che la data 1604 si riferisca soltanto all'anno di edizione, mentre il disegno fu realizzato probabilmente tra il 1602 anno in cui Ludovico è a Roma e probabilmente contatta lo stampatore romano Pietro Stefanoni, e il 1604. Diverse sono le ipotesi: secondo Mariette, Ludovico potrebbe avere lasciato la lastra allo Stefanoni prima di tornare a Bologna, secondo De Grazia e Bohn, egli potrebbe anche averla inviata allo stampatore una volta tornato a Bologna. Stilisticamente la Madonna col bambino e San Giovannino rispecchia il mutamento dell'arte di Ludovico avvenuto a Roma contatto con la classicità e con le opere di Raffaello. L'esemplare in collezione, non repertoriato da De Grazia e Bohn, è probabilmente un secondo stato rifilato lungo l'impronta e quindi mancante del margine inferiore con i versi dedicati alla Vergine: O regina Ciel, Speranza nostra, /Noi figli d'Eva a' te gridiam dolenti... e l'iscrizione che compariva in basso a destra: stampata per Pietro Stefanoni. DISEGNI PREPARATORI: 1. Studio per la Madonna col Bambino e San Giovannino. Musée des Beaux Arts, Besancon, Inv. D. 3070, Penna e acquerellature brune, mm 253 x 181) questo disegno repertoriato da Bohn come primo pensiero per l'incisione non è a mio avviso ad essa correlato , sia perché molto diverso nella impaginazione compositiva, sia perché mi appare incongruo il modo di procedere di Ludovico che qui tratteggia già il San Giovannino che nel disegno successivo si trasforma in un angioletto con le ali, per poi ritornare ad essere San Giovannino. 2. Biblioteca Ambrosiana, Milano. Codice Resta , Inv. 190, p. 180, penna e inchiostro bruno su tracce di matita rossa e nera, parzialmente inciso, mm 170 x 132). primo pensiero per l'incisione in cui Ludovico pensava ad una scena con Madonna Bambino e un angioletto alle spalle, che col progredire del progetto è divenuto un San Giovannino. 3. Timothy Rice Collection, Londra, Penna e inchiostro bruno con tracce di matita nera, mm. 193 x 136, (già Lord Francis Egerton, Ellesmere Collection in Lugt 2710b). Il disegno è finito ed è annerito e perforato sul verso per il trasferimento. STATI: S1. Bulino e puntasecca. mm 211 x 135. Ante Litteram. con l'aureola più evidente. (Londra) S2. Bulino e puntasecca. mm 211 x 135. In basso a sinistra: 1604; vicino al margine: Ludouico Caratio fece. Nel margine ci sono due linee con una serie di versi: O regina Ciel, Speranza nostra, /Noi figli d'Eva a' te gridiam dolenti... sotto a destra: stampata per Pietro Stefanoni. (Amsterdam, Berlino, Bologna PN 22470 FCRB 4979 non repertoriata da Bohn, Boston, Brema, Brussels, e altri) COPIE: C1 S1. Pietro Stefanoni (prima del 1589 - dopo il 1614). Acquaforte in controparte, mm 194 x 130. (lastra).In basso a sinistra l. Caratio fecit a destra: Romae per Pietro Stefanoni. 1604. Nel margine gli stessi versi dell'originale (Genova, Vienna) C1 S2. Pietro Stefanoni (prima del 1589 - dopo il 1614). Acquaforte in controparte, mm 194 x 130. (lastra).In basso a sinistra l. Caratio fecit a destra: Romae per Pietro Stefanoni. 1604. Aggiunta in basso sotto alle scritte del I stato: A. Bon. (Amsterdam, Bologna PN 2048, Chatsworth, Londra, Milano, New York, Parigi, Parma 2418 e altri). Sotto lo pseudonimo Bonefant si cela l'incisore stampatore e mercante di stampe di Anversa Anton Goetkint morto nel 1644. Già attivo a partire dal 1598 si trasferisce a Parigi dove francesizza il suo nome. Il luogo e la data di edizione potrebbero esser quelli di attività parigina compresa tra il 1623 e il 1644. C2. Anonimo. Incisione a bulino. mm 161 x 113 (cornice) In basso a destra Lodovico Caraccio inventore (Madrid) C3. Anonimo. Incisione a bulino in controparte. 185 x 130 (cornice). In basso a sinistra Lod.co C.I. (Bologna PN 24849)Firenze, Windsor) C4. Copia di "Jacques Caralius" Giovanni Jacopo Caraglio1505 - 1565) citata da Heineken e Le Blanc non reperita da Bohn che sottolinea che poichè Caraglio è morto molto prima che la stampa originale venisse creata, non può averne fatta una copia.
Soggetto o iconografia
La madonna seduta col mantello sul capo presso un tavolino tiene un libro nelle mani e osserva lo spettatore, tra le sue gambe è seduto Gesù con una pera in mano, dietro spunta San Giovannino
Bibliografia
C. C. Malvasia, La Felsina Pittrice, 1678, ed cons. 1841, I, p.72 M. Oretti, Notizie dei Professori del disegno, cioè dei pittori, scultori ed architetti bolognesi e de' forestieri di quella scuola, Bologna Biblioteca dell'Archiginnasio, ms, senza data B. 125 III, p. 623 G. Gori Gandellini, Notizia istoriche degl'intagliatori. Opera di Gio. Gori Gandellini Sanese. Siena, presso Vincenzo Pazzini Carli e figli, 1771, I, p.243 J. Strutt, A bibliographical dictionary; containing an historical account of all the engravers , from the earliest period of the art of engraving to the present time; and a short list of their most esteemed works...V, I. London, 1785, p. 179 Heinecken, Dictionnaire des artistes, dont nous avons des estampes, avec une notice détaillèes de leurs aovrages gravé. Tome troisieme contenent les lettres Bla-Caz. A. Leipzig, chez Jean Gottlob Immanuel Breitkopf, 1789, p. 618, n. 3 E.E. Joubert, Manuel de l'amateur d'estampes, faisant suite au Manuel du libraire e dans lequel on trouvera, depuis l'origine de la gravure... Paris 1821 3 vol, vol II, p. 456 Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateurd'estampes, contenant ..Tom. I, 1854, p. 607, n. 3. G.K. Nagler, Die monogrammisten und diejeningen bekannten und unbekannten Kunstler aller Schulen,...Munchen,1860, p.456 A. Andresen, Handbuch fur kupferstichsammler oder Lexicon der kupferstecher, Maler - Radire und Formschneider... Lipsia, 1870, vol I, p. 243, n. 3 A. Foratti, I Carracci nella teoria e nella pratica, Città di Castello 1913, p. 190 E. Bodmer, Ludovico Carracci, Burg bei Magdeburg, 1939, p. 156, n.2 C. A. Petrucci, L'incisione carraccesca, in "Bollettino d'arte", 1950, n. 35, p. 141 C. Gnudi, F. Arcangeli, A. Emiliani..., Mostra dei Carracci, cat. mostra, Bologna 1956, p.141 M. Calvesi, V. Casale, Le incisioni dei Carracci, Catalogo mostra, Roma Calcografia Nazionale, 1965, p. 57, n. 190 G. Gaeta Bertelà (a cura di), Pinacoteca Nazionale di Bologna. Gabinetto disegni e stampe. Incisori bolognesi ed emiliani del sec. XVII, Bologna 1973, n. 339 - 341 D. De Grazia, le stampe dei Carracci con i disegni, le incisioni, le copie e i dipinti connessi. catalogo Critico. edizione italiana riveduta e aumentata tradotta e curata da Antonio Boschetto, Bologna 1984, p. 254 - 255, n.4 (349) The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century, by Babette Bohn, New York, 1996, 39 (2 Comm.), pp. 127- 132, n. 3905.003. R. Cristofori, Agostino Annibale e Ludovico Carracci, Le stampe della Biblioteca palatina di Parma, Bologna 2005, p. 357, n. 3a.