La Madonna col Bambino in gloria fra i santi Gerolamo e Francesco (Madonna degli Scalzi)

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La Madonna col Bambino in gloria fra i santi Gerolamo e Francesco (Madonna degli Scalzi)

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Inventario
5008
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Torri Flaminio
Tecnica e supporto
Bulino e acquaforte
Misure foglio (in mm)
445 x 333
Misure battuta (in mm)
417 x 299
Misure immagine (in mm)
373 x 275
Iscrizioni incise
verso :in alto sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno il n. 443 Ca cancellato al centro a matita Fs 58/sotto marca della raccolta Pietro Barelli Galleria de Cristoforis 4-6-8 Milano
Notizie storico critiche
L'incisione è desunta dal dipinto di Ludovico un tempo nel santuario di santa Maria Lacrimosa di Bologna oggi detto degli Alemanni, da qui fu prelevata alla fine del Settecento e dopo varie vicissitudini giunse alla Pinacoteca nel 1816. La pala posta dal Malvasia subito dopo la Pala dei Barellini è stata quindi datata dalla critica attorno al 1590. In effetti rispetto a quella Bargellini essa mostra una ricchezza materica e cromatica che si spiega solo con i nuovi contatti tra Ludovico e Annibale e con l'attività dei tre cugini sui ponteggi di Palazzo Magnani. La fama di questa pala, che segna la maturità raggiunta dal linguaggio di Ludovico, in grado di fondere mirabilmente i colti riferimenti ai modelli del passato, con una dolcezza delle emozioni e dei sentimenti tutta nuova e personale, è confermata dalle numerose incisioni che ne vennero tratte. Due i disegni derivati dal dipinto di Ludovico ad oggi segnalati: il primo conservato alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, (Inv. 688 gessetto rosso e nero, mm 142 x 73, in M. Di Giampaolo, Gallerie dell'Accademia di Venezia. Disegni emiliani, Milano 1993, p. 50); il secondo, attribuito a Cantarini, conservato alla Pinacoteca di Bologna (Inv. 4279, in Gaeta Bertelà, 1977, p. 29, n. 48) a cui se ne aggiunge qui un terzo, in controparte rispetto al dipinto, conservato al Gabinetto disegni e stampe del Museo di Palazzo Rosso Genova (inv. 1936, matita rossa, mm 300 X 151) probabile esercizio di bottega desunto dall'incisione di Torri. DISEGNI DI LUDOVICO PER IL DIPINTO 1. Studio preparatorio per la Vergine sulla mezza luna, Teyler Foundation Haarleem, Inv. K111, penna 2. Studio per San Gerolamo, British Museum, Londra, tecnica mista, messo da alcuni in relazione col San Gerolamo è per altri destinato ad un altra opera (Brogi 2001, p. 146) COPIE DAL DIPINTO DI LUDOVICO: C1. G. De Rossi C2. F. Torri, in controparte rispetto al dipinto (Bologna, PN 2108, FCRB 5008) C3. G.B. Roncovassaglia (Bologna, BCA cart Gozz. 22, c 29B) C4. F. Rosaspina (Bologna PN 5335) C5. G. Asioli (Bologna PN 23624, FCRB 11124)
Bibliografia
C. C. Malvasia, La Felsina Pittrice, 1678, ed cons. 1841, I, p. 72, n. 14 M. Oretti, Notizie dei Professori del disegno, cioè dei pittori, scultori ed architetti bolognesi e de' forestieri di quella scuola, Bologna Biblioteca dell'Archiginnasio, ms, senza data B. 125 III, p. 627, n. 4 G. Gaeta Bertelà (a cura di), incisori bolognesi ed emiliani del '600, Bologna 197?, n. 935 The illustrated Bartsch. Italian Masters of the Seventeenth Century, by J.T. Spyke, New York 1981, 42 (part.2), p.192, 3 (215) G. Perini, "L'uom più grande in Pittura che abbia avuto Bologna": l'alterna fortuna critica e figurativa di Ludovico Carracci, in A. Emiliani (a cura di), Ludovico Carracci, cat. mostra, Bologna 1993, p. 339, n. 17