La Madonna della rondine

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La Madonna della rondine

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Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Carracci Annibale
Luogo e anno di edizione
1587
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
157 x 122
Misure immagine (in mm)
154 x 118
Iscrizioni incise
sul verso a sinistra marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all' interno il n.32 Ca cancellato sotto 4597/Fs 2
Notizie storico critiche
L'incisione della Madonna della rondine eseguita da Annibale Carracci nel 1587 è assai simile per stile e tecnica dell'intaglio del bulino al San Francesco di Assisi datata 1585. Come il San Francesco la figura della Madonna è costruita attraverso una serie di tratti e punti che danno profondità e forma all'immagine, questo procedimento tecnico è analogo a quanto contemporaneamente Annibale andava facendo nei suoi disegni in cui compaiono ampie zone acquerellate. Rispetto alle incisioni di Agostino, il bulino di Annibale è meno preciso, i segni non si dispongono in maniera ordinata a intervalli rigorosi ma tendono a disporsi in maniera rapida e dinamica analogamente a quelli dei disegni a penna. La lastra di questa incisione è tuttora conservata presso la Calcografia Nazionale di Roma e nel verso presenta diversi studi di teste e di occhi, nessuno dei quali è direttamente legato all'incisione sul recto. Heineken, Joubert, Nagler e Andresen citano un successivo stato dell'incisione con l'indicazione dello stampatore De' Rossi, ma nessuno studioso successivo è riuscito a trovarlo. E' comunque probabile che la lastra sia pervenuta alla Calcografia Nazionale tramite lo stampatore De' Rossi e che questi studiosi abbiano inteso indicare la provenienza della lastra dalla collezione di De' Rossi. L'esemplare della Fondazione Cassa di Risparmio e' un primo ed unico stato Dal catalogo Fasella risulta che l'incisione era valutata £ 200. COPIE: C1. Anonimo. Bulino. mm 157 x 116 in basso a sinistra: 1587/ ANI. CAR. BOL. IN. (Bologna PN 22398, Bologna AR II.21, New York, Oxford, Parma 2535, Venezia, Vienna). Zani nelle sue note manoscritte ha attribuito questa copia a Francesco Brizio. C2. Anonimo. Acquaforte in controparte. mm 154 x 119. In basso a destra: 1665, di fianco sul piedistallo: ANI CAR. IN (le scritte sono entrambe alla rovescia) (Amburgo) *C3. Anonimo. bulino. mm 86 x 63. Copia mai repertoriata in precedenza, tiratura ottocentesca (Bologna FCRB 4727)
Bibliografia
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