La Provvidenza

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La Provvidenza

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Inventario
4997
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Ludovico
Disegnatore
Cunego Domenico
Luogo e anno di edizione
(Roma 1773)
Tecnica e supporto
bulino
Misure foglio (in mm)
490 x 342
Misure battuta (in mm)
420 x 300
Misure immagine (in mm)
374 x 274
Iscrizioni incise
recto: timbro a secco della Cassa di Risparmio di Bologna 4997 verso: marca della Cassa di Risparmio d Bologna con all'interno il n. 429 Ca cancellato sotto a matita F 91
Notizie storico critiche
La stampa di Domenico Cunego, il cui rame è tuttora conservato presso la Calcografia Nazionale di Roma, è copia del dipinto su rame di Ludovico Carracci un tempo in casa Falconieri a Roma (Malvasia 1648, (1841), p. 355) attualmente conservato alla Pinacoteca Capitolina, eseguito probabilmente tra il 1602 e il 1604. Il dipinto fu scelto da Gavin Hamilton che lo inserì nel suo volume intitolato Schola Italica Picturae Sive Selectae Quaedam Summorum e Schola Italica Pictorum , Tabulae Aere Incisae Cura et Impensis Gavini Hamilton, Pictoris, pubblicato a Roma nel 1773 (tavola numero 27), con l'intento di presentare, come riportato nel frontespizio, "tabulae selectae... summorum e schola italica pictorum," da Michelangelo e Raffaello fino ai pittori del Seicento. Il volume, che riscosse un immediato successo in tutta Europa, comprendeva quaranta capolavori della pittura italiana tra il Cinque e il Seicento, incisi da Domenico Cunego e Giovanni Volpato. Hamilton fu archeologo, pittore e mercante d'arte studiò a Roma tra il 1748 e il 1752 presso il classicista Agostino Masucci e vi si stabilì definitivamente nel 1756. La sua eclettica attività professionale fu segnata dalla passione per l'antichità. Strinse amicizia con Johan Joachim Winckelmann e Anton Raphael Mengs e, più tardi, con Antonio Canova, divenendo uno dei più importanti divulgatori del gusto neoclassico. Dal 1760, forte della sua buona cultura letteraria, lavorò a una serie di dipinti dedicati all'Iliade, che lo rese celebre a livello europeo. La serie, i cui singoli pezzi erano realizzati ognuno per un diverso committente, fu riprodotta nel suo insieme da Domenico Cunego in un album di incisioni, che si rivelò veicolo fondamentale per la diffusione della pittura di storia neoclassica. Intensissima fu anche la sua attività di mercante d'arte. Celebri opere d'arte italiana, conservate oggi in musei anglosassoni, come la Pala Anisdei di Raffaello (Londra, National Gallery) e la Vergine delle Rocce di Leonardo (Londra, National Gallery), raggiunsero, infatti, attraverso di lui il Regno Unito. L'esemplare proviene dalla collezione Casati ma nel catalogo redatto da Fasella non è indicata alcuna cifra.
Bibliografia
M. Oretti, Notizie dei Professori del disegno, cioè dei pittori, scultori ed architetti bolognesi e de' forestieri di quella scuola, Bologna Biblioteca dell'Archiginnasio, ms, senza data B. 125, (1760 - 1780), vol. III, p. 639, n. 42 G. Perini, "L'uom più grande in Pittura che abbia avuto Bologna": l'alterna fortuna critica e figurativa di Ludovico Carracci, in A. Emiliani (a cura di), Ludovico Carracci, cat. mostra, Bologna 1993, p. 342, n. 48.