La questura mi lascia ampia libertà

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La questura mi lascia ampia libertà

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Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Firmata in basso a destra.
Tecnica e supporto
Tecnica mista su cartone
Misure (in cm)
50x40
Iscrizioni
La questura mi lascia ampia libertà per tornare all'antico
Fondo/Raggruppamento
Notizie storico critiche
Queste opere di Bonzagni appartengono al gruppo dei cosiddetti “Cartelloni”, manifesti pubblicitari, vignette satiriche che l’artista espose con regolarità tra il 1912 e il 1919 nelle grandi vetrine di due importanti negozi di Milano. I soggetti trattati riguardano episodi politici, militari, sociali del suo tempo, tutti sempre interpretati con una profonda vena verista-espressionista. Per questa sua produzione, Bonzagni si rivela precursore di temi sociali poi diventati attuali, inserendosi in un tradizione di satira politica che, nata a metà dell’Ottocento, giunge fino ai nostri giorni.
L'ironia è qui evidente: il pittore dipinge con la bocca perchè ha le mani legate. Bonzagni subì più volte la censura ma continuò la sua attività di illustratore senza timore.
Soggetto o iconografia
Uomo ritratto di profilo con pennello in bocca, giacca marrone e pantaloni gialli, intento a dipingere perchè ha le mani legate. Alle sue spalle due gendarmi guardano la scena con un manganello in mano. Sotto scritta "La questura mi lascia ampia libertà per tornare all'antico".
Bibliografia
V. Sgarbi, Aroldo Bonzagni (Catalogo mostra Acqui Terme), Milano, 2005, p. 109; B. Basevi, in Antico e Moderno, Bologna 2014, pp. 208-209; P. Pallottino, F. Gozzi, G. Virelli (a cura di), Le guerre di Aroldo Bonzagni, catalogo mostra Cento 12 dicembre 2015 - 28 febbraio 2016, 2015, p.137
Mostre
Mostra antologica di Aroldo Bonzagni (Acqui Terme (AL), 16/7 - 11/9/2005);P. Pallottino, F. Gozzi, G. Virelli (a cura di), Le guerre di Aroldo Bonzagni, catalogo mostra Cento 12 dicembre 2015 - 28 febbraio 2016, 2015.