La scoperta del delitto di Caino

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La scoperta del delitto di Caino

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Inventario
M22279
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Firma
Firmato e datato.
Tecnica e supporto
Olio su tela
Misure (in cm)
56,5x73,5
Iscrizioni
In basso a sinistra: "C. Alberi fece 1838"
Notizie storico critiche
Clemente Albéri fu professore all'Accademia di Belle Arti di Bologna dal 1839 al 1860. Allievo del padre Francesco, propugnatore di un neoclassicismo imbevuto d'impegno piolitico e sociale, l'Albéri ben rappresenta la tradizione accademica bolognese negli anni che precedono l'unità d'Italia. L'opera qui conservata risente ancora di uno stile settecentesco, riscontrabile nelle pose esasperate dei personaggi, in ritardo sugli esempi compositivi del Romanticismo storico che si andava affermando anche a Bologna in quegli anni.
Soggetto o iconografia
Il dipinto rappresenta il ritrovamento del corpo di Abele, ucciso dal fratello Caino, da parte di Adamo ed Eva, genitori dei due giovani che qui appaiono al centro della scena, in piedi e sgomenti. A terra, gettato a terra, un bastone ancora insanguinato, usato da Caino per il crimine. Caino, dopo il delitto, venne condannato da Dio ad essere per sempre ramingo. Alberi lo raffigura qui sullo sfondo, colpito da un fulmine divino.
Bibliografia
R. Grandi (a cura di), Dall'Accademia al Vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità, Bologna, 1983, pp. 86, 93; Da Felice Giani a Luigi Serra - l'Ottocento nelle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, a cura di A. Mazza, Bologna 2024, p. 24;
Mostre
Dall'Accademia al Vero. La pittura a Bologna prima e dopo l'Unità (Bologna, 1983); Bologna si rivela (Bologna, 2011); Da Felice Giani a Luigi Serra - l'Ottocento nelle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna (Bologna, 2024);