La tazza Farnese col Sileno ebbro
La tazza Farnese col Sileno ebbro
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Inventore
Carracci Annibale
Disegnatore
Ciamberlano Luca
Tecnica e supporto
Bulino
Misure foglio (in mm)
224 x 222
Misure immagine (in mm)
214 x 212
Iscrizioni incise
verso: marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno 248 Ca/sotto 4709
Notizie storico critiche
La composizione di questa stampa deriva dalla famosa Tazza o piatto d'argento Farnese di Annibale Carracci realizzata, come racconta il Bellori, per il Cardinale Odoardo Farnese, assieme ad un'altra tazza opera di Agostino a tutt'oggi ignota, ma di cui permangono numerosi disegni. La Tazza si trovava in origine a Roma (Inventario del 1644), da qui fu portata a Parma, dove la si trova citata in un inventario Farnese del Palazzo del Giardino redatto nel 1708, per poi essere trasferita a Napoli. Successivamente la tazza scomparve ed oggi si conserva unicamente la lastra in argento che stava alla sua base (Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte, Inv. 801) . Nel 1835, all'epoca del Mariette, direttamente dal rilievo della lastra vennero tratte, se pur con grande difficoltà, alcune incisioni originali. La cura e l'impegno con cui Annibale affrontò questo progetto è dimostrata da una lunga serie di disegni giunti sino a noi: Annibale cominciò col progettare una testa di Sileno circondata da tralci di vite oggi conservata a Parigi (Louvre, inv. 7192, mm. 181 x 133, penna e inchiostro bruno), la dove il fratello Agostino progettava una analoga testa di Bacco oggi al Nationalmuseum di Stoccolma. E' probabile che la testa di Annibale si ispirasse in parte a quella schizzata da Agostino in basso nel foglio di Stoccolma, e che entrambi guardassero ad una gemma con la testa di Socrate conservata in collezione Farnese. Successivamente Annibale realizzò un disegno con numerose figure in un paesaggio, (Londra, British Museum, Inv.P.p. 3-20. mm 285 x 274, penna e acquerellature brune e grigie). In un ulteriore disegno, Annibale immagina una posa più mossa per il giovane fauno che imbocca Sileno (Inghilterra collezione privata, mm 263 x 168, penna e acquerellature a inchiostro bruno) nel verso di questo foglio sono rappresentati anche i due putti che compariranno nella cornice della Tazza Farnese. In un ulteriore disegno, oggi al Metropolitan Museum (inv. 1972.133.4. Diametro mm. 255, penna e acquerellature a inchiostro bruno su tracce di matita nera) Annibale ha ormai messo a punto la composizione definitiva. La tazza Farnese fu probabilmente realizzata tra il 1597 e il 1599, tale datazione è confermata da uno studio preparatorio per la Galleria Farnese che si trova sul verso del disegno di collezione privata inglese. L'incisione in esame fu valutata £100 nel catalogo Fasella, e inventariata come anonimo del XVII secolo, si tratta invece di una copia realizzata in controparte rispetto all'originale carraccesco, da Luca Ciamberlano (ca. 1571- post 1641). Questo esemplare è un primo stato più fresco rispetto al 4710. STATI: S1.Incisione a bulino. mm 323 diametro (latra). (Bologna PN 4389, 24832, FCRB 4708, Brema, Brussels, Firenze, Francoforte, Parigi, Pavia e altri) COPIE: C1. S1 Francesco Villamena (1566 - 1626) Incisione in controparte cosiddetto "Paniere Farnese". mm 272 x 271 (lastra conservata al Museo di Capodimonte) In basso al centro. Anibal Caracius Invent. F. Villamena. F. di formato quadrangolare. Secondo Kurz il disegno spetterebbe ad Annibale come dimostrano tre fogli, uno conservato agli Uffizi (Inv. 1551 ORN. mm. 149 x 159 Penna e inchiostro bruno su tracce di matita rossa) due conservati a Windsor Castle (Inv. 2165. mm 258 x 381. penna e inchiostro bruno su tracce di matita rossa e nera. e Inv. 1967. mm. 246 x 187. penna e inchiostro bruno con acquerellature grigie e brune). (Cambridge Uk, New York, Parma 2651, Pavia). L'incisione sarebbe stata realizzata da Villamena negli stessi anni di quella di Annibale 1597 -99. C2 S2. Il secondo stato della copia 1 repertoriato da Bohn è stato espunto da Cristofori che lo ha riconosciuto come copia in controparte della incisione di Villamena. (Parma 2649, cfr. r. Cristofori 2005, p. 327, 13 c) C2 S1. Luca Ciamberlano. (ca. 1571- post 1641). Incisione a bulino in controparte. 255 x 255 (lastra in formato ottagonale. conservata alla Calcografia Nazionale). (Amburgo, Bologna PN 24834, FCRB 4709, Dresda, Parigi, Parma 2647 Vienna) C2 S2. Luca Ciamberlano. (ca. 1571- post 1641). Incisione a bulino in controparte. 255 x 255 (lastra in formato ottagonale. conservata alla Calcografia Nazionale). nel secondo stato è stata aggiunta la scritta in basso al centro: An. Carracci. Inv. (Bologna PN 2065, FCRB, 4710, Cambridge Uk, Dresda, Londra, Parma 2650 Vienna) C3. Anonimo italiano del secolo XVII. Acquaforte in controparte. mm 144 x 208 immagine di forma rettangolare. In basso a destra: carasio. Ambientato in un paesaggio. (Chatsworth, Parma 2648, Vaticano) La prova di Parma reca in basso a sinistra una iscrizione alla punta poco leggibile perchè coperta da un tratto inciso più marcato: IOH Corneille junior Sc "(?). Se correttamente letta potrebbe essere di Jean Baptiste Corneille (1649 - 1708)pittore e acquafortista impegnato col fratello Michel Ange (1642 - 1708) nell'opera di traduzione dei disegni della collezione del banchiere Everhard Jabach.Il soggetto tuttavia non è repertoriato nell'opera di Jean Baptiste ma è repertoriato in quella del fratello Michel Ange (in A. P.F. Robert Dumesnil, Le peintre Graveur francais, ou Catalogue raisonné des estampes gravèes par les peintres et les dessinateurs de l'ecole francaise. Ouvrage faisant suite au peintre graveur de M. Bartsch, Parigi, I ed. 1842, ed cons. 1954, p. 153, n. 61) C4. Anonimo. Incisione in controparte. Diametro 219 (foglio circolare) chiaroscuro più pesante rispetto all'originale (Berlino) C5. Anonimo. Incisione in controparte. Diametro 224 (foglio circolare). (Firenze) *C6. A. Mannelli. Litografia copia dell'esemplare C1 del Villamena. mm 168 x 244 (lastra), Iscrizioni:V. VII/T. XIII/ INCISIONE IN LASTRA D'ARGENTO A. Mannelli inc./della scuola di Annibale Caracci. Qui repertoriata per la prima volta FCRB 4796
Soggetto o iconografia
Sileno ebbro seminudo sdraiato a terra poggia il braccio destro su una tazza, un vecchio satiro dietro di lui sostiene con la sinistra un otre di vino, mentre un fauno premendolo fa colare il vino in bocca a Sileno. Tutt'attorno tralci di vite con due putti
Bibliografia
G. Baglione, Le vite de' pittori scultori et architetti dal pontificato di Gregorio XIII del 1572 in fino a' tempi di Papa Urbano Ottavo nel 1642, Roma 1642, p. 391 G. P. Bellori, Le vite de' pittori, scultori ed architetti moderni...Roma 1672, p. 88 C. C. Malvasia, La Felsina Pittrice, 1678, ed cons. 1841, I, p. 86 M. Oretti, Notizie dei Professori del disegno, cioè dei pittori, scultori ed architetti bolognesi e de' forestieri di quella scuola, Bologna Biblioteca dell'Archiginnasio, ms, senza data B. 125 III, p. 706-707 E. Basan, Dictionnaire des graveurs anciens et modernes depuis l'origine de la gravure, avec une noticedes principales estampes...Premiere partie (Seconde partie). Paris, 1767, p.113 G. Gori Gandellini, Notizia istoriche degl'intagliatori. Opera di Gio. Gori Gandellini Sanese. Siena, presso Vincenzo Pazzini Carli e figli, 1771, I vol., p. 225 J. Strutt, A bibliographical dictionary; containing an historical account of all the engravers, from the earliest period of the art of engraving to the present time; and a short list of their most esteemed works...V, I, London, 1785, p.225 Heinecken, Dictionnaire des artistes, dont nous avons des estampes, avec une notice détaillèes de leurs aovrages gravé. Tome troisieme contenent les lettres Bla-Caz. A. Leipzig, chez Jean Gottlob Immanuel Breitkopf, 1789, p. 652, n. 21 M. Huber, Manuel des curieux et des amateurs de l'art contenant une notice abregée des principaux graveurs, et un catalogue raisonné de leurs meilleurs ouvrages...les artistes rangé par ordre chronologique, et divisés par Ecole. Tome troisième renfermant l'ecole Italienne, Zuric 1800, III, p. 253 J.P. Baverel, F. Malpé, Notices sur les graveurs qui nous ont laissé des estampes marquées de monogrammes, chiffres, rébus...avec une description de leurs plus beaux ouvrages , Besancon 1807, p. 163 L. De Angelis, Notizie degli intagliatori con osservazioni critiche raccolte da vari scrittori ed aggiunte a Giovanni Gori Gandellini dal padre maestro Luigi De Angelis, Tomo settimo del proseguimento dell'opera fino ai nostri giorni, Siena 1810, p. 28, n. XVII (ottagona) A. Bartsch, Le Peintre Graveur, Vienne 1818, XVIII vol., p.193-94, n. 18 E.E. Joubert, Manuel de l'amateur d'estampes, faisant suite au Manuel du libraire e dans lequel on trouvera, depuis l'origine de la gravure... Paris 1821 3 vol, vol I, p. 349 L. Malaspina di Sanazzaro, Catalogo di una raccolta di Stampe antiche compilato dallo stesso possessore, Milano 1824, 5 vol., p. 227 Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, contenant ...Tome premier, Paris, 1854, p.606, n. 19 M. Pittaluga, l'incisione italiana nel Cinquecento, Milano 1928, p.352 A. De Witt, R. Galleria degli Uffizi. Gabinetto dei disegni e delle stampe. La collezione delle stampe, Roma 1938, p.50, n.51, n. 2968. Mostra bibliografica della stamperia reale di Napoli, 1950, p.34, n.111 C. A. Petrucci, l'incisione carraccesca, in "Bollettino d'arte", 1950, p. 140 D. Mahon, Mostra dei Carracci. Disegni, Bologna 1956, p. 174, n. 262 M. Calvesi, V. Casale, Le incisioni dei Carracci, Catalogo mostra, Roma Calcografia Nazionale, 1965, p.61, n. 195 G. Gaeta Bertelà (a cura di), Pinacoteca Nazionale di Bologna. Gabinetto disegni e stampe. Incisori bolognesi ed emiliani del sec. XVII., Bologna 1973, n. 315, 315b A. M. Petrioli Tofani, Stampe italiane dalle origini all'ottocento, cat. mostra, Firenze 1975, p. 58-59, n. 94 G. Malafarina, L'opera completa di Annibale Carracci, Milano 1976, p. 85, n.3 The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century. Edited by Diane De Grazia Bohlin, New York 1980, p. D. De Grazia, le stampe dei Carracci con i disegni, le incisioni, le copie e i dipinti connessi. catalogo Critico. edizione italiana riveduta e aumentata tradotta e curata da Antonio Boschetto, Bologna 1984, pp. 240-244, n. 19 (339). A. Grelle Iusco, Indice delle stampe intagliate in rame a bulino e in aqua forte esistenti nella stamparia di Lorenzo filippo De' Rossi... Roma 1996, p. 214, n.3, p. 413, (p. 37 c. 3) The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century, By Babette Bohn. New York, 1996, 39 (2 Comm.), p.182-186, n. 3906. 009. L. Fornari Schianchi, N. Spinosa (a cura di), I Farnese. Arte e collezionismo, Milano 1995, pp. 382 - 384 La collezione Farnese, Napoli 1994-96, III, pp. 136-141, n. 4.5 The Illustrated Bartsch, Italian Master of the sixteenth century, By Babette Bohn. New York, 1996, 39 (2 Comm.), p.235-236, n. 3906. 018. R. Cristofori, Agostino Annibale e Ludovico Carracci, Le stampe della Biblioteca palatina di Parma, Bologna 2005, pp. 323-328, 13-13f.
Note
doppio cerchio non molto leggibile