Le Marie e al sepolcro

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Le Marie e al sepolcro

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Inventario
4807
Categoria:

Notizie storico artistiche

Inventore
Carracci Annibale
Tecnica e supporto
bulino
Misure foglio (in mm)
211 x 267
Misure immagine (in mm)
209 x 264
Iscrizioni incise
sul recto CRB 4807 marca della Cassa di Risparmio di Bologna con all'interno il n, 369 Ca cancellato al centro stampato: 6907 a matita in alto: Ann. Carr. Giuseppe Giorgi inc.
Notizie storico critiche
L'incisione è tratta dal famoso dipinto eseguito da Annibale Carracci per il canonico di Santa Maria Maggiore di Roma, il bolognese Lelio Pasqualini, noto per la sua ricca collezione di antichità. Alla morte del canonico il dipinto di Annibale fu ereditato da Giovan Battista Agucchi. Successivamente esso passò al cardinale Ascanio Filomarino, arcivescovo di Napoli, e poi al suo erede il duca della Torre, emigrato definitivamente dall'Italia venne acquistato dall'Ermitage di San Pietroburgo nel 1836. L'opera che venne decantata dal Malvasia come "pittura inarrivabile" (Malvasia, 1678, ed. cons. 1841, p. 358), dimostra la maturità raggiunta da Annibale nel corso del suo soggiorno romano ed è oggi concordemente datata al 1600 circa. La stampa caratterizzata da segno fresco e marcato appartiene ad un artista non ancora identificato, sulla cartella è scritto di Giuseppe Giorgi (ribaltata), ma il nome non corrisponde ad alcuno dei Giorgi elencati da Benezit. COPIE DAL DIPINTO DI ANNIBALE C1. Jean Louis Roullet (Arles 1645 - Parigi 1699) C2. Gilbert Filloeul (Abbeville 1668 - Parigi 1714) C3. Luigi Cunego (Verone 1750 - Roma 1823) C4. Louis Pauquet (Parigi 1759 - 1824) C5. François Joubert (fine sec. XVIII - inizi XIX)
Soggetto o iconografia
L'angelo annuncia alle tre Marie giunte al sepolcro che Cristo è resuscitato.
Bibliografia
inedita