Le torri Riccadonna, Asinelli e Garisenda
Le torri Riccadonna, Asinelli e Garisenda
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Firma
Siglato
Tecnica e supporto
Acquerello policromo e matita nera
Misure foglio (in mm)
307x216
Iscrizioni
GP
Notizie storico critiche
Il disegno, insieme al successivo (inv. n. 1363) raffigurante il medesimo soggetto, reca sul verso un cartellino che ci informa che fu realizzato per il cav. Alfonso Rubbiani. Si tratta quindi, probabilmente, di uno studio in vista del restauro che secondo il progetto di Rubbiani e dello stesso Pontoni, avrebbe visto ricostruito il complesso delle 5 torri: oltre all'Asinelli e alla Garisenda, la Artenisi, la Riccadonna e la Guidozagni. Rubbiani e Pontoni infatti presentarono un progetto per l'inserimento di un percorso fra le piazze centrali e le due torri che avrebbe evitato lo sventramento di via Rizzoli. Come sappiamo il progetto non fu accolto e le tre torri ritornate alla luce furono abbattute nel 1918.
Soggetto o iconografia
Veduta delle due torri di Bologna e dietro, che spunta seminascosta, la torre Riccadonna.
Bibliografia
F. Varignana (a cura di), Le Collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna - I disegni 3. dal paesaggio romantico alla veduta urbana, Bologna 1977.
Note
L'architetto Gualtiero Pontoni è noto soprattutto a Bologna per la costruzione del palazzo di Alessandro Ronzani, noto industriale della birra di Casalecchio. Il "palazzone", così definito dallo stesso progettista, si trova all'angolo tra la nuova via Rizzoli e piazza Re Enzo. Occupa l'isolato ricavato dalla demolizione del Mercato di Mezzo. E' uno dei primi edifici in cemento armato, in stile eclettico. L'esterno è decorato da altorilievi in ceramica di Arturo Colombarini, mentre Roberto Franzoni decora alcuni appartamenti e il caffè-cinema-teatro Modernissimo, che sarà demolito nel 1965.